CHI AMA L'ARTE E LA CULTURA GIUNGERA' ALLA META - ODIO IL TRADIMENTO E L'IPOCRISIA - SONO TUTTO E NESSUNO

QUI, SI PARLA - SOLO ED ESCLUSIVAMENTE - DI MUSICA, DI ARTE, DI CULTURA IN GENERALE, DI TURISMO, DI FILOSOFIA, DI PSICOLOGIA, DI "LE GRANDI RELIGIONI", ... NEL RISPETTO DI TUTTO E DI TUTTI

BELÉN AMPARÁN

Belén Amparán nasce a El Paso (Texas) il 9 novembre 1927 e muore a Città del Messico l’11 aprile 2002.

E’ un Mezzosoprano.

Ho visto e udito Belén Amparán nell’opera “Carmen” (con Franco Corelli) attraverso la TV, nell’anno 1956: un’edizione eccezionale.

 

Amparán studia al Conservatorio di Città del Messico, dopodiché, a Milano, la sua Insegnante è Adelaide Saraceni.

1952: esordisce al Teatro “Nuovo” di Milano.

1956: debutta come Giulietta al “Metropolitan Opera” e vi canta fino al 1968.
Contemporaneamente, svolge anche la sua carriera a Città del Messico.

È ascoltata anche a Roma, al “Liceu”, Napoli, Parma, Bordeaux e Wiesbaden.
Il suo repertorio comprende i ruoli di “Carmen”, “Amneris”, “Azucena”, “Preziosilla”, “Ulrica”, “Orfeo” e “Dalila”, “Fricka” e “Olga”.

Battuto al computer da Lauretta

 

 

 

BELÉN AMPARÁN:
https://www.ebay.it/itm/133634999789

foto di belen amparan da www.ebay.it

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CARMEN di Georges Bizet, OPERA COMPLETA TV, anno 1956: https://youtu.be/RnB3W9sXlCc?si=NNZ3ZC3_ynOSV3C-

 

 

 

 

 

 

PASQUALE AMATO

Pasquale Amato nasce a Napoli il 21 marzo 1878 e muore a New York il 12 agosto 1942.

E’ un Baritono italiano attivo, in particolare, presso il “Metropolitan Opera”di New York.

Con i Maestri Vincenzo Lombardi ed Enrico Carelli, studia presso il “Conservatorio di San Pietro a Majella” di Napoli.

1900: al Teatro “Bellini” di Napoli, debutta nell’opera “La traviata” ed è protagonista nei più importanti teatri italiani (a Milano, Genova, Napoli, Catania), d’Europa (al “Royal Opera House” di Londra, in Germania, Russia, Montecarlo) e d’America.

1907: al Teatro “Alla Scala” canta nella “prima” italiana dell’opera “Pelléas et Mélisande” di Debussy.

1908: suo trasferimento negli Stati Uniti, ingaggiato stabilmente al “Metropolitan”, dove resta sino al 1921.
1910: qui, è nel cast della prima assoluta de “La fanciulla del West” come lo Sceriffo Jack Rance (personalmente, ho avuto occasione di parlarne col nipote).

Al “Metropolitan”, i ruoli dei suoi maggiori successi sono nei personaggi de Il Conte di Luna, Il Marchese di Posa, Lord Enrico Ashton, Rigoletto, Tonio, Amfortas.
Frequenti sono le sue esibizioni con Enrico Caruso, fra cui nella già citata “La fanciulla del West”.

1912: Pasquale Amato è trentaquattrenne quando inizia il suo declino vocale.

1913: torna a cantare in Italia, sotto la Direzione di Arturo Toscanini ma, come conseguenza del logorio vocale progressivo, riporta i primi insuccessi che lo condurranno al declino artistico e, all’inizio degli Anni Venti, durante la rappresentazione di “Otello”, al “Teatro della Pergola” di Firenze, gli organizzatori lo sostituiscono con il giovane Spartaco Marchi, a seguito delle contestazioni del pubblico.

1921: Amato comincia a limitare le sue esibizioni nei Teatri di Provincia e a Tours con varie Compagnie minori.

Ultimi anni di vita: è Maestro di Canto presso l’ “Università della Louisiana”.

12 agosto 1942: muore a Jackson Heights, Queens, New York.

Fra opere classiche ottocentesche e varie opere contemporanee (Puccini, Cilea, Giordano, Giannetti, Damrosch), il repertorio di Amato include più di 70 opere.

Ruoli creati:

. Folco de’ Bardi, in “Gloria” (15 aprile 1907, Milano)
. Jack Rance, ne “La fanciulla del West” (10 dicembre 1910, New York)
. Il ruolo del titolo, in “Cyrano” (27 febbraio 1913, New York)
. Napoleone, in “Madame Sans-Gêne” (25 gennaio 1915, New York)

 

Repertorio:

Repertorio operistico parziale:

Escamillo, Carmen, Bizet
Mefistofele, Mefistofele, Boito
Principe Igor’, Il principe Igor’, Borodin
Golaud, Pelléas et Mélisande, Debussy
Enrico Ashton, Lucia di Lammermoor, Donizetti
Carlo, Linda di Chamounix, Donizetti
Enrico di Chevreuse, Maria di Rohan, Donizetti
Vincenzo Gellner, La Wally, Catalani
Folco de’ Bardi, Gloria, Cilea
Cristoforo Colombo, Cristoforo Colombo, Franchetti
Carlo Worms, Germania, Franchetti
Carlo Gérard, Andrea Chénier, Giordano
Napoleone Bonaparte, Madame Sans-Gêne, Giordano
Valentino, Faust, Gounod
Tonio/Taddeo, Pagliacci, Leoncavallo
Compare Alfio, Cavalleria rusticana, Mascagni
Barnaba, La Gioconda, Ponchielli
Marcello, La bohème, Puccini
Barone Scarpia, Tosca, Puccini
Jack Rance, La fanciulla del West, Puccini
Figaro Il barbiere di Siviglia Rossini
Rigoletto, Rigoletto, Verdi
Conte di Luna, Il trovatore, Verdi
Giorgio Germont, La traviata, Verdi
Renato, Un ballo in maschera, Verdi
Don Carlo di Vargas, La forza del destino, Verdi
Rodrigo di Posa, Don Carlo, Verdi
Amonasro, Aida, Verdi
Jago, Otello, Verdi
Sir John Falstaff, Falstaff, Verdi
Wolfram von Esenbach, Tannhäuser, Wagner
Federico di Telramond, Lohengrin, Wagner
Curvenaldo, Tristano e Isotta, Wagner
Amfortas, Parsifal, Wagner
Gianciotto Malatesta, Francesca da Rimini, Zandonai

 

Discografia:

Il mito dell’opera: Pasquale Amato (1907-1918), Bongiovanni
Lebendige Vergangenheit – Pasquale Amato, Preiser
Prima Voce: Pasquale Amato, Nimbus

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PASQUALE AMATO:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Pasquale_Amato_01.jpg

 

 

GAETANO AMADEO

Gaetano Amadeo nasce a Porto Maurizio nel 1824 e muore a Nizza l’8 aprile 1893.

E’ un Compositore e Organista italiano.

Biograficamente, figura in dizionari come quelli di Schmidl e Treccani (in Italia) e nei necrologi di elogio in alcune riviste francesi, italiane e tedesche venendo, purtroppo, dimenticato.
La maggior parte della sua carriera si svolge a Marsiglia, dove vive per 27 anni e dove fonda una Scuola per la Composizione di Canzoni (cosa eccezionale per l’epoca).

A Lucca, studia composizione con Giovanni Pacini e, dopo il 1841, studia a Bologna con Rossini, suo buon estimatore.
Dopodiché, nel 1843, viene cooptato nella famosa “Accademia Filarmonica” di Bologna.

Il consiglio di Rossini è che Amadeo si stabilisca a Marsiglia.
1 giugno 1848: diventa Organista della Chiesa di “San Giuseppe”, subito dopo l’inaugurazione dell’Organo di Joseph Callinet, mantenendo l’incarico fino al luglio 1861 (per cui non conosce l’Organo di Aristide Cavaillé-Coll (1868).

1852: diventa Maestro del Coro della Cattedrale.
Porta a conoscenza del costruttore di organi pavese L. Lingiardi i metodi di costruzione degli organi francesi.

1875: lascia Marsiglia per un motivo, forse, sentimentale e si stabilisce a Cannes.

1883: torna a Genova e a Porto Maurizio e, nel 1884, scrive a P.C. Remondini, il celebre riformatore di Musica Sacra di cui condivide le idee.

Torna in Francia e, nel 1887 , si trova a Cannes come Organista di una chiesa di periferia.

Nizza: qui, trascorre i suoi ultimi anni e, non avendo parenti stretti, lascia in eredità la sua biblioteca e gli spartiti delle sue opere ad una persona sconosciuta, che scrive un catalogo e cerca di venderli.
La maggior parte dei documenti, poi, verrà lasciata al Conservatorio di Nizza.

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MARCELO ÁLVAREZ

Marcelo Raúl Álvarez nasce a Córdoba il 27 febbraio 1962.

E’ un Tenore argentino.

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1995: al Gran Teatro “La Fenice” di Venezia, debutta come Elvino ne “La sonnambula” di Bellini.

1996: Al Teatro “Verdi” di Trieste, è Il Duca di Mantova in “Rigoletto”.

1999: è Sir Edgardo di Ravenswood in “Lucia di Lammermoor” (con Stefania Bonfadelli) sotto la direzione di Daniel Oren.

2002: è “Werther”.

1998: al Teatro “Alla Scala” di Milano, è Carlo in “Linda di Chamounix”.

2002: al “Teatro degli Arcimboldi”, è Alfredo Germont nella “prima” de “La traviata” (con Roberto Frontali) diretto da Riccardo Muti.

2002: è Gennaro nella “prima” di Lucrezia Borgia di Donizetti (con Michele Pertusi, Mariella Devia, Daniela Barcellona e Carlo Bosi), diretto da Renato Palumbo e con la ripresa della R.A.I.

2003: è Rodolfo nella prima de “La bohème” (con Cristina Gallardo-Domas, Roberto Servile, Parodi, Natale De Carolis, Angelo Romero e Matteo Peirone) diretto da Bruno Bartoletti e ripreso da “Rai 2”.

2006: è Il Duca di Mantova nella prima di “Rigoletto” con Leo Nucci ed Andrea Rost diretto da Riccardo Chailly.

2011: è “Ein Sänger” nella “prima” di “Der Rosenkavalier” (con Joyce DiDonato).

2012: è Mario Cavaradossi in “Tosca”, diretto da Nicola Luisotti.

2012: è Rodolfo nella prima di “Luisa Miller”, diretto da Gianandrea Noseda.

2013: è Riccardo nella “prima” di “Un ballo in maschera” (con Patrizia Ciofi).

2014: è Manrico nella prima de “Il trovatore” con Franco Vassallo e Maria Agresta, ripreso dalla R.A.I.

2014: all’ “Opéra National de Paris”, è Alfredo Germont ne “La traviata” (con Leo Nucci) diretto da James Conlon.

2000: è Il Duca di Mantova in “Rigoletto” (con Juan Pons) diretto da Paolo Carignani.

2001: è il Cavaliere des Grieux in “Manon” di Massenet (con Renée Fleming).

2003: è Rodolfo ne “La bohème”.

2007: è Riccardo in “Un ballo in maschera”.

2009: è Andrea Chénier.

2011: è Rodolfo in “Luisa Miller” e Don Alvaro ne “La forza del destino”(con Violeta Urmana).

2013: è Enzo Grimaldo ne “La Gioconda” (con Claudio Sgura) ed è Radamès in “Aida” (con Carlo Cigni).

2014: è Mario Cavaradossi in “Tosca”.

1998: al “Royal Opera House-Covent Garden” di Londra, è Alfredo Germont ne “La traviata”.

2000: è Hoffmann in “Les contes d’Hoffmann” (con Desirée Rancatore ed Angela Gheorghiu).

2001: è Il Duca di Mantova in “Rigoletto”.

2003: è Rodolfo in “Luisa Miller” (con Barbara Frittoli e Ferruccio Furlanetto) ed è Edgardo in “Lucia di Lammermoor”.

2004: è Werther, diretto da Antonio Pappano.

2005: è Riccardo in “Un ballo in maschera” (con Thomas Hampson e Karita Mattila).

2006: è Mario Cavaradossi in “Tosca” (con Bryn Terfel) ed è Rodolfo ne “La bohème”.

2007: è Manrico ne “Il trovatore”.

2008: è Don José in “Carmen”.

2010: è Radamès in “Aida” (con Giacomo Prestia); il personaggio di Radamès lo ricopre.
in ottanta recite londinesi.

1998: al “Metropolitan Opera House” di New York, debutta come Alfredo ne “La traviata”, diretto da James Levine.

1999: è Il Duca di Mantova in “Rigoletto” (con Sumi Jo).

2000: è un Italian Singer in “Der Rosenkavalier” (con Cheryl Studer).

2002: è Edgardo in “Lucia di Lammermoor”.

2004: è Rodolfo ne “La bohème” con Ainhoa Arteta e Paul Plishka.

2005: è Des Grieux in “Manon” di Massenet (con la Fleming).

2008: è Don José in “Carmen” (con Lucio Gallo).

2009: è Manrico ne “Il trovatore” (con Dmitrij Hvorostovskij e Dolora Zajick) diretto da Noseda ed è Cavaradossi in “Tosca” con Karita Mattila.

2012: è Radamès in “Aida” (con Violeta Urmana) ed è Riccardo in “Un ballo in maschera” diretto da Fabio Luisi.

2014: è Andrea Chénier.
2014: raggiunge le 108 recite al “Metropolitan”.

1998: Al “Wiener Staatsoper”, debutta come Alfredo Germont ne “La traviata” con Viktorija Luk”janec’.

2001: è Il Duca di Mantova in “Rigoletto”.

2004: è Roméo in “Romeo e Giulietta” di Gounod, diretto da Marcello Viotti con Elīna Garanča.

2005: è Werther.

2006: è Rodolfo ne “La bohème”.

2013: è Mario Cavaradossi in “Tosca”.

Vive a Milano con la moglie e il figlio.

Repertorio operistico:

Elvino, La sonnambula, Bellini
Arturo Talbo, I puritani, Bellini
Don José, Carmen, Bizet
Maurizio di Sassonia, Adriana Lecouvreur, Cilea
Nemorino, L’elisir d’amore, Donizetti
Gennaro, Lucrezia Borgia, Donizetti
Edgardo Ravenswood, Lucia di Lammermoor, Donizetti
Tonio, La Fille du régiment, Donizetti
Carlo di Sirval, Linda di Chamounix, Donizetti
Andrea Chénier, Andrea Chénier, Giordano
Faust, Faust, Gounod
Roméo, Roméo et Juliette, Gounod
Chevalier, Des Grieux, Manon Massenet
Werther, Werther, Massenet
Hoffmann, Les Contes d’Hoffmann, Offenbach
Enzo Grimaldo, La Gioconda, Ponchielli
Renato Des Grieux, Manon Lescaut, Puccini
Rodolfo, La bohème, Puccini
Mario Cavaradossi, Tosca, Puccini
Conte d’Almaviva, Il barbiere di Siviglia, Rossini
Cantante italiano, Der Rosenkavalier, Strauss
Rodolfo, Luisa Miller, Verdi
Duca di Mantova, Rigoletto, Verdi
Manrico, Il trovatore, Verdi
Alfredo Germont, La traviata, Verdi
Riccardo, Un ballo in maschera, Verdi
Don Alvaro, La forza del destino, Verdi
Radamès, Aida, Verdi
Fenton, Falstaff, Verdi

Discografia:

Opere complete:

Manon di Jules Massenet, 2003, Sony Classical.
Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, 2005, La Voce, Inc.
Puccini: Tosca – Marcelo Alvarez/Sondra Radvanovsky/Falk Struckmann/Metropolitan Opera House Chorus & Orchestra/ Marco Armiliato, 2011 MetOpera

Récital:

Bel Canto con l’Orchestra del Welsh National Opera, 1998, Sony Classical.
Berlin Gala, 1999, Polygram Records.
Marcelo Álvarez Sings Gardel, 2000, Sony Classical.
French Arias con Orchestre Philharmonique de Nice & Sir Mark Elder, 2001, Sony Classical.
Duetto con Salvatore Licitra e The City of Prague Philharmonic con Daniel May, 2003, Sony Classical.
The Tenor’s Passion, 2004, Sony Classical. Capolavori italiani e francesi.
Festliche Operngala, 2005, RCA.
Verdi, The Verdi tenor – Alvarez/Oren/Orch. Verdi Milano, 2009 Decca

Videografia:

Opere complete:

Verdi – Rigoletto, 2002, Opus Arte. Con Paolo Gavanelli, Christine Schäffer alla Royal Opera House, Londra.
Massenet – Manon, 2003, TDK. – 2001 con Renée Fleming all’Opera National (Bastille), Parigi.
Donizetti – Lucia di Lammermoor, 2004, TDK. – 2003 con Stefania Bonfadelli a Genova.
Puccini – La bohème, 2004, TDK. Performance del febbraio 2003 con Christina Gallardo-Domas al Teatro degli Arcimboldi (La Scala ensemble), Milano.
Donizetti – Lucia di Lammermoor, 2005, La Voce, Inc. Agosto 2004, con Mariella Devia a Tokyo.
Rigoletto di Giuseppe Verdi, 2005, Roadhouse Movie. 2002, con Roberto Servile, Inva Mula a Siena, Italia.
Verdi – Rigoletto, 2006, TDK. – dicembre 2004 con Carlos Alvarez e Inva Mula al Liceu a Barcelona in Spagna.
Massenet – Werther, 2005, TDK. Performance del febbraio 2005 con Elina Garanča all’Wiener Staatsoper a Vienna, include intervista.
Verdi, Trovatore – Armiliato/Alvarez/Radvanovsky/Zajick, 2011 Deutsche Grammophon (DVD & Blu-ray Disc)

Récital e Concerti:

Marcelo Álvarez in Search of Gardel, 1999, Bullfrog Films.
Love & Desire, 2002, TDK. concerto gala di Berlino 1999.
Verdi Gala, 2002, TDK. Parma, concerto 2001.
Duetto, 2003, Sony Classical.
Mariella Devia, Marcelo Álvarez, 2005, La Voce, Inc. Concerto dell’agosto 2004 a Tokyo.
Festliche Operngala, 2005, United Motion. Deutsche Oper concerto di novembre, 2005 a Berlino.
DVD Sampler Opera 06, 2006, TDK.

Premi:

1995 – vincitore competizione regionale a Pavia in Italia
1999 – Gold Camera Award, 33° Annual International Film e Video Festival
1999 – Menzione Onorevole, Columbus International Film and Video Festival
2000 – Cantante dell’anno, Echo Klassik (German Audioworks Cultural Institute)
2002 – Cantante dell’anno, Echo Klassik
2003 – Miglior Tenore dell’anno, 2002, votato dai lettori della rivista italiana L’Opera

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MARCELO ÁLVAREZ:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:2006-04-28_Trovatore_Parma.jpg

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RIGOLETTO, “LA DONNA E’ MOBILE”:

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WERTHER, “AH, NON MI RIDESTAR”:

SIR THOMAS ALLEN

Thomas Boaz Allen nasce a Seaham (Contea di Durham) il 10 settembre 1944.

E’ un Baritono inglese.

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Cresce in una comunità di Minatori.

Il padre è appassionato di Musica e lo incoraggia verso una cultura musicale.
Comincia a suonare l’Organo ed entra nel Coro della Cappella locale, dove il Maestro di Musica nota il suo talento e comincia ad impartirgli piccole lezioni private.

Thomas preferisce la Musica alla Medicina per cui, quando ha diciotto anni, entra in contatto con Arthur Hutchings (Insegnante di Musica presso la “Durham University”, che lo presenterà, in colloquio, presso il “Royal College of Music” (RCM).

1964: i suoi studi di Canto iniziano con Hervey Alan e gli studi di Organo iniziano con Harold Darke.
Vincita del “Queen’s Prize” e della Laurea al RCM.
4 febbraio 1969: debutta in teatro come Marchese d’Obigny ne “La traviata” di Verdi.
In parecchi sono convinti che il successo di Allen sia dovuto alle sue notevoli doti teatrali che gli permettono di interpretare ruoli drammatici (Onegin) e comici (Figaro).

1971: per la prima volta, debutta al “Covent Garden” come Donald in “Billy Budd” di Britten ma, presto, entra stabilmente nella Compagnia.

Il suo primo ruolo principale è Papageno de “Il Flauto magico”, al “Festival di Glyndebourne”.
Da quel momento i principali ruoli di Baritono appartengono al suo repertorio che si sviluppa maggiormente e diventa ospite dei Teatri più Importanti del Mondo: “Metropolitan” di New York, “La Scala” di Milano (nei panni di Don Giovanni, uno dei suoi cavalli di battaglia), il Conte d’Almaviva (“Le Nozze di Figaro”), cimentandosi anche in ruoli inusuali (“Sweeney Todd”, nella produzione del 2003 alla “Royal Opera House” del Musical di Stephen Sondheim).
Numerosi sono i Récital nei quali si esibisce in America, in Europa e persino in Asia e Australia.

Sir Thomas Allen, frequentemente, si occupa di progetti “no-profit” legati a rappresentazioni musicali.

Per i servizi resi all’Opera Lirica, viene nominato:
1989: “Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico”.
1999: “Knight Bachelor”.

1 gennaio 2012: diventa il “Dodicesimo Rettore” alla “Durham University”.

1988: sposa Jeannie Lascelles.

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Repertorio:

Ambroise Thomas:
Hamlet (Hamlet)
Hector Berlioz:
Béatrice et Bénédict (Claudio)
Arrigo Boito:
Mefistofele (Wagner)
Georges Bizet:
I pescatori di perle (Zurga)
Benjamin Britten:
Peter Grimes (Ned Keene, Balstrode)
Billy Budd (Billy Budd)
Christoph Willibald Gluck:
Iphigénie en Tauride (Oreste)
Gaetano Donizetti:
L’elisir d’amore (Belcore)
Charles Gounod:
Faust (Valentin)
Leoš Janáček:
The Cunning Little Vixen (The Forester)
Franz Lehar:
Die Lustige Witwe (Count Danilo Danilovitch)
Ruggero Leoncavallo:
Pagliacci (Silvio)
Jules Massenet:
Werther (Albert)
Wolfgang Amadeus Mozart:
Così fan tutte (Guglielmo, Don Alfonso)
Die Zauberflöte (Papageno)
Don Giovanni (Don Giovanni)
Le nozze di Figaro (Figaro, Conte di Almaviva)
Claudio Monteverdi:
Il ritorno di Ulisse in patria (Ulisse)
Henry Purcell:
Dido and Aeneas (Aeneas)
Gioachino Rossini:
Il Barbiere di Siviglia (Figaro)
Stephen Sondheim:
Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street (Sweeney Todd)
Johan Strauss II:
Die Fledermaus (Gabriel von Eisenstein)
Richard Strauss:
Capriccio (The Count)
Pëtr Il’ič Čajkovskij:
Evgenij Onegin (Onegin)
Michael Tippett:
King Priam (Hector)
Giuseppe Verdi:
La traviata (Giorgio Germont)
Simon Boccanegra (Paolo Albiani)
Don Carlo (Rodrigo di Posa)
Falstaff (Ford)
Richard Wagner:
Die Meistersinger von Nürnberg (Beckmesser)

Discografia parziale:

Anno Titolo Ruolo Cast Direttore
1974 Mefistofele Wagner Norman Treigle, Plácido Domingo, Montserrat Caballé Julius Rudel
1975 Carmen Moralés Tatiana Troyanos, Placido Domingo, José van Dam, Kiri Te Kanawa Sir Georg Solti
1976 L’Elisir d’Amore Belcore José Carreras, Yasuko Hayashi, Geraint Evans, Lillian Watson Sir John Pritchard
1978 Beatrice et Benédict Claudio Janet Baker, Robert Tear, Richard Van Allan Sir Colin Davis
1979 Faust (Gounod) Valentin Placido Domingo, Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov Georges Prêtre
1979 Peter Grimes Ned Keene Jon Vickers, Heather Harper, Jonathan Summers Sir Colin Davis
1980 Hamlet Hamlet Christine Barbaux, Sean Hudson, Josephine Veasey Anthony Hose
1980 Werther Albert Frederica von Stade, José Carreras Sir Colin Davis
1980 King Priam Hector Norman Bailey, Stephen Roberts David Atherton
1980 Pagliacci Silvio Renata Scotto, José Carreras, Kari Nurmela Riccardo Muti
1981 Le Nozze di Figaro Conte di Almaviva Samuel Ramey, Lucia Popp, Kiri Te Kanawa Sir Georg Solti
1982 Il Barbiere di Siviglia Figaro Francisco Araiza, Agnes Baltsa Sir Neville Marriner
1984 Don Giovanni Don Giovanni Carol Vaness, Francisco Araiza Bernard Haitink
1985 Dido and Aeneas Aeneas Jessye Norman, Marie McLaughlin Raymond Leppard
1985 Iphigénie en Tauride Oreste Diana Montague, John Aler John Eliot Gardiner
1985 Il ritorno d’Ulisse in Patria Ulisse Kathleen Kuhlmann, Alejandro Ramirez Jeffrey Tate
1987 Le Nozze di Figaro Figaro Kathleen Battle, Jorma Hynninen, Margaret Price Riccardo Muti
1989 Evgenij Onegin Onegin Mirella Freni, Neil Shicoff, Nicolai Ghiaurov, Anne Sofie von Otter James Levine
1990 Così fan tutte Guglielmo Francisco Araiza, José Van Dam, Anne Sofie von Otter Sir Neville Marriner
1990 Don Giovanni Don Giovanni Francisco Araiza, Simone Alaimo, Karita Mattila, Marie McLaughlin Sir Neville Marriner
1991 Die Zauberflöte Papageno Jerry Hadley, Barbara Hendricks Sir Charles Mackerras
1991 The Cunning Little Vixen The Forester Robert Tear, Russel Watson Sir Simon Rattle
1992 Iphigénie en Tauride Oreste Carol Vaness, Gösta Winbergh Riccardo Muti
1992 Peter Grimes Balstrode Anthony Rolfe Johnson, Felicity Lott Bernard Haitink
1996 Così fan tutte Don Alfonso Hillevi Martinpelto, Alison Hagley, Ann Murray, Kurt Streit, Gerald Finley Sir Simon Rattle
1997 Die Meistersinger von Nürnberg Beckmesser Gösta Winbergh, Nancy Gustafson, John Tomlinson Bernard Haitink
1999 Capriccio The Count Felicity Lott, Gregory Kunde, Christoph Genz Georges Prêtre
2006 Così fan tutte Don Alfonso Russel Watson, Diana Montague, Lesley Garret, Nicky Spence, Christopher Maltman Sir Charles Mackerras
DVD parziale
Britten: Billy Budd (ENO, 1988) – Thomas Allen/English National Opera, Arthaus Musik/Naxos
Humperdinck: Hansel und Gretel (Royal Opera House, 2008) – Angelika Kirchschlager/Diana Damrau/Elizabeth Connell/Thomas Allen/Anja Silja/Colin Davis (direttore d’orchestra), Opus Arte/Naxos
Janacek: The Cunning Little Vixen (Chatelet, 1995) – Thomas Allen/Charles Mackerras, Arthaus Musik/Naxos
Lehar: The Merry Widow (Vedova Allegra) – Andrew Davis/Renée Fleming/Nathan Gunn/Kelli O’Hara/Alek Shrader/Thomas Allen/Carson Elrod/Metropolitan Opera, regia di Susan Stroman 2015 Decca DVD e Blu-ray Disc
Mozart: Così fan tutte (Glyndebourne, 1975) – Thomas Allen/London Philharmonic Orchestra/John Pritchard (direttore d’orchestra), Arthaus Musik/Naxos
Mozart: Don Giovanni (Cologne Opera, 1991) – Thomas Allen/Carol Vaness/Ferruccio Furlanetto/Andrea Rost/James Conlon, Arthaus Musik/Naxos
Mozart: Don Giovanni (La Scala, 1987) – Thomas Allen/Edita Gruberová/Claudio Desderi/Natale De Carolis/Riccardo Muti, Opus Arte/Naxos
Orff, Carmina burana – Ozawa/Battle/Allen/BPO, Philips
Strauss II J: Die Fledermaus (Glyndebourne, 2003) – Lyubov Petrova/Thomas Allen, Opus Arte/Naxos
Strauss R: Ariadne auf Naxos (Glyndebourne, 2013) – Thomas Allen, Opus Arte/Naxos
Lady Henderson presenta film del 2005 per la regia di Stephen Frears

Onorificenze:

Bayerischer Kammersänger, rilasciato dalla Bayerische Staatsoper.
Socio Onorario della Royal Academy of Music.
Membro Onorario del Jesus College, Oxford.
Fellow della Royal College of Music (RCM).
Membro della Università di Sunderland.
Maestro della Università di Newcastle.
Dottore in Musica dell’Università di Durham e dell’Università di Birmingham.
Nel 1989 è stato nominato Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Nel 1999 è stato nominato Knight Bachelor.

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SIR THOMAS ALLEN:
https://www.alamy.it/fotos-immagini/thomas-allen.html

GREGORIO ALLEGRI

Gregorio Allegri nasce a Roma nel 1582 circa e muore a Roma il 17 febbraio 1652.

E’ un Compositore, Presbitero e Cantore italiano.

Gregorio Allegri, il cui cognome deriva da quello del nonno paterno “Allegro”, è Sacerdote, Cantore e Compositore ed è uno dei tre figli del cocchiere milanese Costantino.
E’ il primo figlio ad essere iscritto nell’importante Scuola di “S. Luigi dei Francesi”, a Roma; dopodiché, i fratelli Domenico e Bartolomeo lo seguiranno.

24 maggio 1591: da tale giorno, il suo alloggio è presso Giovanni Bernardino Nanino, Maestro di “San Luigi”, con il quale convive anche il fratello Giovanni Maria Nanino, e dove svolge il suo apprendistato, con i compagni Gregorio Picher, Simeone Huguet, Vincenzo Ugolini, Antonio Cifra, Filippo Fortani (a cui subentra il fratello più piccolo di Gregorio, Domenico Allegri) e un Giacomo Antonio.

Giugno 1596: Gregorio ha quattordici anni, muta la voce e viene compensato con uno scudo per il servizio prestato in Cappella.

Giugno 1601: termina la scuola e inoltra istanza presso la “Congregazione di San Luigi” allo scopo di ricevere il sussidio concesso di uno scudo al mese a patto di cantare nelle funzioni dei giorni festivi.

1602: sua assunzione nella “Cappella di San Luigi dei Francesi” come tenore rimanendo in carico fino al giugno 1604.
1602-1603-1604: per alcuni mesi, la sua paga viene riscossa dal fratello Domenico.
31 luglio 1604: tale pagamento viene cancellato, e al posto della solita firma per quietanza si legge «recessit».

1607: assunzione di Allegri come Maestro di Cappella della Cattedrale di Fermo.
8 settembre 1608: ottiene una prebenda nella medesima chiesa.

Allegri mantiene la carica di Maestro di Cappella a Fermo pur con brevi periodi di assenza, fino al 1621, anno in cui subentra il suo successore Ortensio Polidori.
In tale lasso di tempo, pubblica due raccolte di Mottetti Concertati: i “Concertini a due, tre e quattro voci” (del 1619) e i “Motecta binis, ternis, quaternis, quinis senisque vocibus organice dicenda” (del 1621), nelle quali dichiara come “Beneficiato della Chiesa Cattedrale” di Fermo pur godendo della prebenda nella cattedrale fermana fino al 1627, anno in cui deve tornare a Roma.

Agosto 1628: sua Nomina a Maestro di Cappella della “Chiesa di S. Spirito, in Saxia”, a Roma, conservando il posto fino alla fine del 1630.
In quel periodo, ottiene un altro beneficio nella Cattedrale di Tivoli che, secondo quanto afferma Alberto Cametti, non è vincolato alla residenza.

6 dicembre 1629: vince il regolare concorso su altri undici concorrenti, diventa Cantore della Cappella Pontificia come Contralto.
Su ordine di Urbano VIII e in collaborazione con Sante Naldini, Stefano Landi e Odoardo Ceccarelli, revisiona gli inni (sia quelli in “Canto Gregoriano”, sia quelli polifonici del Palestrina), allo scopo di adattarli ai testi riformati dei decreti del Concilio di Trento, oltre a comporre anche la musica ex novo per una trentina di strofe.

1650: Anno giubilare in cui viene nominato Maestro pro tempore della Cappella Pontificia.

17 febbraio 1652: muore alle tre antimeridiane nella sua abitazione di Via dei Pastini, presso il Pantheon.
19 febbraio 1652: dopo esposizione del corpo e la consueta “Solenne Messa di Requie” cantata dai suoi compagni di cappella (intervenuti tutti alle esequie), viene sepolto nella tomba del Collegio dei Cantori della Cappella Pontificia nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella.
Sulla lapide sopra al sepolcro, viene inciso il Canone “Cantabimus canticum novum” composto da Allegri nel 1640.

Una notizia importante:

” Andrea Adami, primo storico della Cappella Pontificia, nel medaglione biografico dedicato a Gregorio Allegri, scrive che «ebbe poca abilità nel canto, mà la stima grande che di lui faceva tutta la professione della Musica, diè motivo al Papa Urbano VIII di farlo ricevere per cantore nella sua Cappella».
” Lo stesso Adami ricordò poi che «era anco aggiunta alla sua virtù una singolar bontà di costumi. Tanto ai poveri, che aveva sempre alla sua porta di casa, quanto ai carcerati, che quotidianamente visitava, faceva larghe limosine, come mi ha attestato un suo scolare ancor vivente, uomo degno d’ogni credito».

Battuto al computer da Lauretta 

GREGORIO ALLEGRI:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:GregorioAllegri.png

 

 

 

 

 

ALICE (CARLA BISSI)

Alice (pseudonimo di Carla Bissi) nasce a Forlì il 26 settembre 1954.

E’ una Cantautrice, Pianista e Compositrice italiana.

Anni Settanta: dopo la gavetta, il grande successo le arriva negli Anni Ottanta con le canzoni “Il vento caldo dell’estate” (1980), “Per Elisa” (canzone vincitrice del “Festival di Sanremo 1981”, il suo brano più conosciuto), “Messaggio” (1982).
Nella sua carriera, è Importantissimo il sodalizio artistico con l’amico Franco Battiato, autore di parecchi suoi successi e con il quale duetta nelle hit “Chanson egocentrique” (1982) e “I treni di Tozeur” (1984), che le riconoscono fama internazionale.

Successivamente, la sua carriera si orienta verso l’ambito elettronico e la Musica Classica, attraverso gli album “Park Hotel” (1986), “Mélodie passagère” (1988), “Mezzogiorno sulle Alpi” (1992) e “Charade” (1995): il tutto è colto ed ermetico, spesso con ricerca spirituale, come “Il sole nella pioggia” (1989), e “God is my DJ” (1999).

Sono importanti le collaborazioni con colleghi italiani (Francesco Messina, il suo futuro compagno, è produttore e collaboratore di tutti i suoi album), Juri Camisasca, Giusto Pio, Bluvertigo, Paolo Fresu, Claudio Baglioni, Tiziano Ferro, oltre al già menzionato Franco Battiato) ed internazionali (Peter Hammill, Tony Levin, Richard Barbieri, Skye dei “Morcheeba”).

Gli esordi:

E’ giovanissima quando inizia la carriera di cantante (con il suo vero nome: Carla Bissi), partecipando a vari concorsi per nuovi talenti: il primo è il “V Festival Internazionale dei Ragazzi”, che viene tenuto a Sanremo il 17 e 18 luglio 1965.
In questi anni è allieva di pianoforte e canto di Rosa Nisi, madre di Checco Marsella de “I Giganti”, famosa pianista e compositrice.

Anni Settanta:

1971: vince il “Festival di Castrocaro” con una personale interpretazione di “Tanta voglia di lei”, classico de “I Pooh”.
Per via dei suoi grandi occhi scuri, la stampa le dà il soprannome “Cerbiatta di Forlì”.

1972: di diritto, la cantante partecipa al “Festival di Sanremo” con la canzone “Il mio cuore se ne va”, ma non arriva in finale e, spesso, affermerà che il brano non la entusiasma.

1972: alla “Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia”, con “La festa mia” (brano scritto da Franco Califano), viene premiata con la “Gondola d’Argento” .

Il cambio del nome:

1973: incide “Il giorno dopo”, versione italiana della canzone “The Morning After”, l’anno precedente vincitrice del Premio “Oscar” come colonna sonora del film “L’avventura del Poseidon””.

1975: per la “CBS”, pubblica il suo primo album, “La mia poca grande età”, per cui il suo produttore inventa il nome di Alice Visconti.

“Io voglio vivere” e “Piccola anima” (di Carla Vistarini e Luigi Lopez) sono i due singoli successivi che entrano in classifica.

Il programma “L’uomo della notte”, in quel periodo, trasmesso dalle stazioni del Secondo Programma (oggi Rai-Radio 2) vede Alice come co-conduttrice radiofonica.

1978: pubblica il secondo LP “Cosa resta … un fiore”, dal quale vengono ricavati altri due singoli (“…E respiro” e “Un’isola”).

Anni Ottanta: l’incontro con Battiato e il successo europeo.

1980: Alice lascia il cognome Visconti, firma il contratto con la “EMI” e inizia un nuovo team lavorativo, assieme al produttore Angelo Carrara, (è o stesso produttore di Franco Battiato). Con Carrara, Alice si perfeziona nella composizione delle sue canzoni.
Alice firma “Il vento caldo dell’estate” con Battiato, Giusto Pio e Francesco Messina: è il suo primo vero successo, che la porta nell’alta “Hit-Parade” e che, idem, è in gara al “Festivalbar”.

Esce l’album ” Capo Nord” con il tocco di Franco Battiato, all’avanguardia e presente come coautore e arrangiatore con Giusto Pio.

 

Il trionfo a Sanremo (1981):

1981: “Per Elisa” è la canzone che Alice scrive assieme a Battiato e a Giusto Pio.
Angelo Carrara, il produttore, le suggerisce di presentarla al “Festival di Sanremo”.
La canzone si classifica al primo posto, arrivando anche al vertice della Hit-parade.

Suo primo tour europeo: “Per Elisa” e l’album “Alice” (album che uscirà alcuni mesi dopo il “Festival”: tutti lavori in collaborazione con Battiato e Giusto Pio) vengono pubblicati e ottengono successo in tanti Paesi, fra cui la Germania, dove Alice diventa notevolmente popolare e, a quanto pare, Alice vende più dischi in Germania che in Italia.

Estate 1981: Alice si afferma con un altro singolo, “Una notte speciale”, che resta nella Hit-parade tedesca per ben due anni (idem, composta e arrangiata dal duo Battiato-Pio).

Estate 1982: il singolo “Messaggio” si posiziona al quarto posto in Hit-parade (sempre, autori, Battiato-Pio, anche se Battiato si cela sotto il nome di Albert Kui).
Autunno 1982: Alice e Battiato duettano in “Chanson egocentrique” (un altro successo compreso nell’album “Azimut”).

1983: come Capitana assieme a Nada (della squadra della “EMI”), vince, la manifestazione televisiva “Azzurro”.

Autunno 1983: esce l’album “Falsi allarmi” (produzione di Angelo Carrara, ma questa volta senza la collaborazione di Battiato e Pio).
Il disco contiene “Notte a Roma”, mentre il primo singolo estratto è “Il profumo del silenzio” (ha un successo discreto, ma non ottiene le classifiche dei singoli precedenti).

1984: in Germania, duettando col cantautore tedesco Stefan Waggershausen nel brano “Zu nah am Feuer”, Alice vende più di un milione e mezzo di copie.
A Lussemburgo, partecipa all’ “Eurofestival” in coppia con Franco Battiato, presentando “I treni di Tozeur”, che conquista il quinto posto nella rassegna, ma che riscuoterà grande successo in Italia e all’Estero.

1985: “Gioielli rubati” è l’album pubblicato e registrato per l’ultima volta con la produzione di Angelo Carrara tra Milano e il “Power Station” di New York.
E’ un tributo a Franco Battiato, arrangiato con la collaborazione di Roberto Cacciapaglia.
Tra le riletture è evidente la sua personale interpretazione di “Prospettiva Nevski”, il singolo creato.
L’album riscuote un certo successo e si classifica bene in molti Paesi europei.
Alice otterrà il “Premio Tenco” quale migliore interprete dell’anno.

 

Il distacco da Battiato (1986):

Dopo tre album, la collaborazione con Franco Battiato e Angelo Carrara termina.

1986: per Alice, inizia una nuova fase attraverso l’album “Park Hotel”, primo risultato del lungo sodalizio artistico e personale con Francesco Messina, che diventerà il produttore di quasi tutti i futuri progetti discografici di Alice.
Nell’album, suonano musicisti di fama internazionale: Jerry Marotta, Phil Manzanera e Tony Levin.

Un singolo è “Nomadi”, brano scritto da Juri Camisasca.
L’interesse del pubblico verso Alice aumenta anche all’Estero: infatti “Park Hotel” riesce a piazzarsi nelle “Top 20” degli LP più venduti in molte nazioni europee tra cui Austria, Svizzera, Germania, Finlandia, Svezia, ecc.

1987: la cantante pubblica “Elisir” (in Germania, riceve il Premio della Critica), una raccolta che contiene brani precedenti (rivisitati attraverso nuovi arrangiamenti) e due inediti.
In Germania vince il “Goldene Europa” per i successi ottenuti là e altri Stati e, in Giappone, esce un’altra raccolta, “Kusamakura”, che trae dai brani degli ultimi due LP.

1987: Alice si avvicina ad un repertorio più colto cantando in alcuni Concerti (tipo quello tenuto alla Sala “Verdi” del Conservatorio di Milano), accompagnata al pianoforte da Michele Fedrigotti; nei quali, Concerti, Alice esegue composizioni di Satie, Fauré e Ravel: 1988: l’album “Mélodie passagère” ne è la testimonianza.

1989: esce l’album “Il sole nella pioggia”; album che conduce ad una dimensione maggiormente spirituale grazie anche all’aiuto dell’autore Juri Camisasca.
Oltre a tale brano, canta “Tempo senza tempo”, “L’era del mito” e “Anìn à gris” (da una poesia di Maria Grazia Di Gleria in lingua friulana musicata dal giovanissimo Marco Liverani), omaggio al Friuli, dove l’artista vive tuttora.
“Visioni” è il primo album proposto e resta in classifica per diverse settimane.
Fra gli altri, partecipano Paolo Fresu, Steve Jansen e Richard Barbieri (ex Japan), Dave Gregory degli XTC, Jon Hassell.
Qui, Alice conclude l’album duettando con Peter Hammill dei “Van der Graaf Generator in Now and Forever”.

1990: tiene un lungo tour italiano ed europeo.

Anni Novanta:

1992: “Mezzogiorno sulle Alpi” è l’album più ermetico di Alice; qui, raggiunge il punto più alto, della sua maturazione artistica, dove interpreta anche “La recessione”, un testo di Pier Paolo Pasolini musicato da Mino Di Martino.

Il numero dei collaboratori internazionali aumenta, portando musicisti come Danny Thompson, Gavin Harrison, Jakko Jakszyk dei “King Crimson”.
Il singolo di lancio dell’album è “In viaggio sul tuo viso”, e singolo che Alice presenta al “Festivalbar”, dopodiché seguirà un tour in Italia e in Europa.

Maggio 1994: è protagonista di alcuni Concerti con l’ “Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini” per il progetto “Art & Decoration”, che comprende musiche di Fauré, Ravel, Ives, Montsalvage e altri (però, il progetto non è mai stato pubblicato su disco).

Dopo aver lasciato la EMI (che tra l’altro aveva pubblicato un remix di “Chanson egocentrique” senza la sua approvazione), Alice approda alla WEA con l’album “Charade” (1995), mantenendosi sulla scia dei lavori precedenti: testi introspettivi (i singoli “Non ero mai sola” e “Dammi la mano amore” portano la firma dell’artista), e parecchi musicisti di fama internazionale: (Trey Gunn, Steward Gordon, ancora Paolo Fresu, e il California Guitar Trio).

1996: è l’ultima sua tournée europea, nella quale è accompagnata da Robby Aceto, Ben Coleman, Mick Karn e Steve Jansen.

1996: dopo poco, partecipa come interprete e coautrice all’album di Trey Gunn “The third star”, per quanto concerne il brano omonimo.

1997: collabora, con Francesco Messina e altri nel progetto “Devogue” e nell’album “Metallo non metallo” dei “Bluvertigo” (“Troppe emozioni”).

1998: esce “Exit”, album nel quale “comanda” l’Elettronica.
“Open Your Eyes”, cantata in duetto con “Skye dei Morcheeba”, è il fortunato singolo di lancio.
Il videoclip del brano viene registrato a Londra con la regia di Nick Small.

Dopo poco, nasce il progetto “God Is My DJ”, in cui Alice propone “la ricerca del Sacro nella Musica” e include anche canzoni scritte da Battiato; la maggior parte dei Concerti, in questo periodo, vengono tenuti direttamente nelle chiese.

1999: “God Is My DJ” diventa un album.

 

Anni 2000:

2000: Alice partecipa al “Festival di Sanremo” e si classifica nona con “Il giorno dell’indipendenza”, un brano di Juri Camisasca.
Pubblica l’album “Personal Juke Box” che include il brano sanremese e altri due inediti, comprende i successi di Alice (alcuni sono riarrangiati).
Eccelle la nuova versione di “Chanson Egocentrique” in duetto con “I Bluvertigo”.

2002: nasce il progetto “live” riguardante l’importanza della parola e della poesia nella canzone; getta le basi per la realizzare l’album seguente.

Autunno 2003: per l’etichetta indipendente, infatti, viene pubblicato “Nun Entertainment Viaggio in Italia”, l’omaggio ai Cantautori Franco Battiato, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Giorgio Gaber, Ivano Fossati.
Qui, Alice interpreta due brani di Lucio Battisti con testi di Pasquale Panella (“Cosa succederà alla ragazza” ed “Ecco i negozi” [quest’ultima in duetto con Morgan]).
Al disco collaborano anche Paolo Fresu, Jakko Jakszyk e Tim Bowness dei No-Man.

2004: partecipa al progetto degli “Zerouno” (con la produzione artistica di Luca Urbani), cantando “Sospesa”.
2006-2008: tiene alcuni Concerti con il nuovo progetto “Lungo la strada”, in cui Alice evidenzia alcuni temi come l’amore, la guerra, la poesia, la ricerca di sé stessi, la fede, costantemente al centro dell’esistenza.
Si esibisce con Steve Jansen, Marco Pancaldi e Alberto Tafuri.

Marzo 2009: Alice pubblica il suo primo disco dal vivo, dal titolo “Lungo la strada live”.

21 giugno 2009: partecipa ad “Amiche per l’Abruzzo”, concerto benefico tenuto allo Stadio “Giuseppe Meazza” di Milano e con lo scopo della raccolta di fondi per la popolazione dell’Abruzzo, a seguito del terremoto del 6 aprile 2009.
Sul palco, presenziano 43 artiste italiane e Alice si esibisce con “Il contatto” e “Per Elisa”.
2009: riceve il Premio “Mia Martini 2009”.
Inoltre, partecipa, al disco di Claudio Baglioni “Q.P.G.A.”, nella canzone “Una storia finita”.

 

Anni 2010:

2010: Alice riprende la collaborazione con Stefan Waggershausen e, come autrice e interprete della parte italiana del testo, interpreta il brano “Was soll ich dir sagen” dell’ultimo disco del Cantautore tedesco.

Settembre 2012: dopo 14 anni dall’ultimo disco di inediti, esce l’album “Samsara”, a cui viene anticipato il singolo “Nata ieri”, scritto da Tiziano Ferro.
Tale CD (pubblicato anche in Germania), arriva nella classifica “FIMI” dei dischi più venduti.

Estate 2013: Alice partecipa come “special guest” ai Concerti di Franco Battiato e Antony con la “Filarmonica Arturo Toscanini”; duetta con Battiato ne “La realtà non esiste” di Claudio Rocchi e in “I treni di Tozeur”, per poi eseguire singolarmente “Il vento caldo dell’estate”.

La registrazione del Concerto all’ “Arena di Verona” viene inserita nell’album “Antony / Battiato Del suo veloce volo featuring Alice”, viene pubblicato nel novembre 2013.

Autunno 2013: Luca Carboni celebra i 30 anni di carriera con l’album “Fisico & politico”, il disco racchiude le sue “hit” che vengono riproposte in duetto con diversi artisti (Alice canta “Farfallina”).

19-20 gennaio 2014: al Teatro “Comunale” di Bologna, viene rappresentato lo spettacolo di Marco Goldin su musiche di Franco Battiato “La ragazza con l’orecchino di perla”.
La protagonista è rappresentata in due età differenti ed è interpretata da Alice e Francesca Michielin (entrambe duettano nel brano che dà il titolo alla rappresentazione).

Sabato, 31 maggio 2014: all’ “Arena Grandi Eventi” del “Sant’Elia” di Cagliari, Alice partecipa a “Sardegna chi ama”, concerto organizzato da Paolo Fresu; i ricavati saranno donati alle scuole danneggiate dall’alluvione in Sardegna dell’autunno 2013.
Tale Concerto viene trasmesso in diretta da Rai Tre: Alice canta “Madre Notte” e “Prospettiva Nevski”.

Settembre 2014: pubblicazione dell’album “Il tramonto dell’Occidente” di Mario Venuti dove Alice canta il brano “Tutto appare”.

Novembre 2014: pubblicazione dell’album “Weekend” che nasce dalla collaborazione di Franco Battiato, Luca Carboni e Paolo Fresu.
L’album contiene alcune cover (“La realtà non esiste” di Claudio Rocchi, in duetto con Battiato), diversi inediti (“Veleni”, brano scritto da Battiato e Manlio Sgalambro) e alcune nuove versioni di brani propri (“Da lontano”: qui, in duetto con Luca Carboni).

Estate 2015: Alice partecipa allo spettacolo ideato da Caterina Caselli “La Dolce Vita”.
E’ la Musica del Cinema Italiano dove, insieme a Morgan, Raphael Gualazzi, Tosca e alla “Filarmonica Arturo Toscanini” Alice esegue le arie più celebri del Cinema Italiano e Internazionale, accompagnata da immagini suggestive e scene dei film.
La regia è di Giampiero Solari.

Febbraio-aprile 2016: Alice è con Franco Battiato in un Tour Italiano di trentadue date, accompagnati dalla “Ensemble Symphony Orchestra”.
I due artisti cantano singolarmente alternandosi ad alcuni duetti (fra cui “E ti vengo a cercare”, “Sentimiento Nuevo”, “I treni di Tozeur”).
Il Tour registra il tutto esaurito in tutte le date, tanto che a luglio vengono riproposti altri sette spettacoli.
4 novembre 2016: pubblicazione del CD/DVD live del tour, dal titolo “Live in Roma”.

Maggio 2017: Alice collabora con il gruppo torinese “Miriam” e canta con la band nel loro singolo “Plutone”.

9 febbraio 2018: partecipa al “Festival di Sanremo” nella serata dedicata ai “Duetti”; canta con Ron nel brano “Almeno pensami” (in gara, è un inedito di Lucio Dalla).
< Sulla decisione di invitare Alice, Ron dichiara: “La scelta è nata parlando anche con Baglioni (Direttore Artistico dell’edizione 2018 del Festival): il testo parla di una storia d’amore adulto, bisognava trovare un’interprete speciale con una grande esperienza artistica e umana, il suo nome è venuto fuori per incanto, abbiamo fatto le prove e siamo molto contenti, è una persona splendida” >.

2018-2019: ripreso il Tour del disco “Viaggio in Italia”, aggiunge nuovi brani che, mano a mano, entrano nella sua produzione artistica.
Il Tour tocca anche la Germania, con tre date: a Mannheim, Düsseldorf e Monaco.

Anni 2020:

25 novembre 2022: viene pubblicato l’album “Eri con me”, nel quale Alice, accompagnata dal Maestro Carlo Guaitoli al pianoforte e da “I Solisti Filarmonici Italiani”, reinterpreta 16 brani del repertorio di Franco Battiato.

Battuto al computer da Lauretta

ALICE (CARLA BISSI):
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Alice_Sanremo_1981.jpg

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PER ELISA: https://youtu.be/74qbLOpfG2c?si=Jqpn5XmH1ZRY9TmF

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I TRENI DI TOZEUR: https://youtu.be/yVtkvuKpKf8?si=uie-PRakTx7SP-NN

 

 

JOHANN GEORG ALBRECHTSBERGER

Johann Georg Albrechtsberger nasce a Klosterneuburg (vicino a Vienna) il 3 febbraio 1736 e muore a Vienna il 7 marzo 1809.

E’ un Compositore, Organista e Teorico musicale austriaco.

Fin da bambino, canta nel Coro del “Convento degli Augustiniani” e inizia a studiare Contrappunto, Armonia e Organo sotto la guida dell’Organista di Corte, Georg Matthias Monn (idem, nativo di Klosterneuburg).

1749: studia presso l’Abbazia di Melk.

1754: da questa data, studia in un Seminario di Gesuiti a Vienna (qui, apprende anche la Filosofia).
Michael Haydn e Franz Joseph Aumann sono fra i suoi compagni.

1755: a Raab, diventa Organista .

1757: a Maria Taferl, riceve la nomina “Thurnermeister” presso l’Abbazia di Melk; qui, rimane dal 1759 al 1765.

1765: si stabilisce a Vienna, dove ha diversi incarichi come Organista.

1772: è Secondo Organista alla corte di Vienna.

1791 sempre, a Vienna, diventa assistente del Kapellmeister nella Cattedrale di Santo Stefano (ossia, il Duomo), nella stessa posizione già occupata precedentemente da Mozart.

1792: riceve la promozione a Primo Organista e Kapellmeister del Duomo di Vienna, come successore di Leopold Hofmann, posizione che occupa fino alla morte.

Per via della grande stima e fama di Albrechtsberger, Mozart considera la sua abilità organistica come “il termine di paragone sul quale devono essere giudicati gli altri Organisti”.

Ludwig van Beethoven, arrivato a Vienna nel 1792 per studiare con Haydn, si inalbera subito perché “il suo lavoro non viene corretto o pensa non gli venga data la giusta attenzione”, per cui Haydn lo indirizza al suo buon amico Albrechtsberger, presso cui Beethoven studia Armonia e Contrappunto.

Il rapporto non soddisfa molto i due musicisti: per Albrechtsberger, Beethoven “non avrebbe mai fatto qualcosa di accurato” e Beethoven, in Albrechtsberger ” trova solo l’arte di sviluppare e ‘creare l’ossatura musicale’ “.
Termine studi: Beethoven conclude “Pazienza, diligenza, persistenza e sincerità condurranno al successo”, a cui Albrechtsberger riflette la sua personale filosofia compositiva.

Fra i suoi studenti, ricordiamo Johann Nepomuk Hummel, Ignaz Moscheles, Joseph Weigl, Ludwig-Wilhelm Tepper de Ferguson, Antonio Casimir Cartellieri, Anton Reicha, Ferdinand Ries, Carl Czerny e Franz Xaver Wolfgang Mozart.

Smesso di studiare con Albrechtsberger, Beethoven “decide” di “ottenere alcuni suggerimenti e consigli in più”, da Haydn.
Probabilmente, da quel momento (cosa non certa), Beethoven studierà con Antonio Salieri, lavori altrove e, solo in seguito, ritorni dopo la stabilità della sua carriera.

Dal 1818 fino alla morte (1836), al Conservatorio di Parigi, il suo allievo Reicha diventa il primo Professore di Fuga e Contrappunto.
A sua volta, è seguìto da un grandissimo pubblico per via del proprio insegnamento e degli scritti teorici, riferimento standard al Conservatorio per il futuro 1800.
Tali scritti incideranno anche suòl mondo musicale di lingua tedesca, attraverso la traduzione che ne fatta da Czerny.

Albrechtsberger muore a Vienna e la sua tomba si trova nel Cimitero di St. Marx.

Battuto al computer da Lauretta

JOHANN GEORG ALBRECHTSBERGER:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Johann_Georg_Albrechtsberger.jpg

File:Johann Georg Albrechtsberger.jpg

ISAAC ALBÉNIZ

Isaac Manuel Francisco Albéniz nasce a Camprodon il 29 maggio 1860 e muore a Cambo-les-Bains il 18 maggio 1909.

È un Pianista e Compositore spagnolo, considerato fra i maggiori esponenti della sua Scuola Nazionale.

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Albéniz nasce nella provincia catalana di Girona, in Spagna.
La famiglia paterna ha origine nella provincia di Álava, nel Paese basco, mentre quella materna è catalana, di Figueras.

È un bambino prodigio e, a quattro anni di età, debutta – al pianoforte – al teatro “Romea” di Barcellona.

Antoine François Marmontel, a Parigi, gli impartisce lezioni private; qui, continua ad esibirsi e, nel 1867 sostiene e supera l’esame di ammissione al Conservatorio.

Albéniz è troppo giovane, per cui la sua iscrizione ufficiale viene rifiutata, ma ottiene l’ammissione al Conservatorio Reale di Madrid dove, però, non si trova a suo agio.
È un allievo ribelle, strano e non tollera le ipocrisie e i moralismi accademici di alcuni suoi insegnanti, in particolare per quanto concerne l’affinamento della tecnica pianistica.
Litiga con toni pesanti con il suo maestro e lo maledice, per cui decide di non entrare mai più in un Conservatorio e continua la sua formazione come autodidatta.

Giovane indisciplinato (ma, forse, insoddisfatto anche della vita in famiglia), Albéniz fugge da casa sua assentandosi per più di un mese: sembra che, addirittura, si imbarchi per Porto Rico, tenendo Concerti per pagarsi il viaggio.
Pare anche che, Angel, suo padre, ispettore doganale appena trasferito a Cuba, qui lo rintracci, per cui ottiene il permesso di proseguire al seguito del padre stesso.

1875, circa: il giovane quindicenne Isaac tiene Concerti negli Stati Uniti, a Londra e a Lipsia (città , dove verrà ammesso al Conservatorio) e da cui si trasferirà al Conservatorio di Bruxelles, dove confermerà la cattiva reputazione del suo carattere .
A Budapest, Weimar e a Roma diventa allievo di Liszt.

1883: sposa Rosina Jordana, sua allieva, tranquillizzandosi di colpo e definitivamente.
Intanto, conosce Felipe Pedrell, il fondatore della Scuola Musicale Nazionale Spagnola.
Pedrell lo spinge a sviluppare la ricchezza musicale nazionale che Albéniz utilizzerà nelle sue celebri suites.

Trascorso un certo tempo a Madrid, torna a Parigi e a Londra (nel 1889), fissando la residenza principale in Francia, nel 1893, e dove diventa amico di Chausson, Debussy, Dukas, Fauré, oltre insegnare pianoforte alla “Schola Cantorum”.

1900: insorgono disturbi renali, per cui torna a comporre prevalentemente musica per pianoforte.

Dal 1905: compone la suite “Iberia”, considerata il suo capolavoro.

18 maggio 1909: non ha ancora quarantanove anni quando muore di nefrite cronica (o “malattia di Bright”) a Cambo-les-Bains.
Viene sepolto al “Cementiri del Sudoest” di Barcellona.

Albéniz è erede del virtuosismo di stile lisztiano, conosce le nuove tendenze musicali francesi (infatti, a Parigi, studia e vive); con de Falla, Turina e Granados libera la Scuola Spagnola dagli esempi stranieri (ciascuno a suo modo, sull’esempio di Pedrell).
Famosa è la sua produzione per pianoforte, comprendente la “Suite española op. 47”, “España”, “Recuerdos de viaje” e “Iberia”.

Il quinto brano della Suite española, “Asturias” (Leyenda) è celeberrimo, grazie, soprattutto, alla trascrizione per chitarra di Andrés Segovia.
Per tale strumento, molti altri brani di Albéniz bene si adattano alla trascrizione.

Battuto al computer da Lauretta

ISAAC ALBÉNIZ:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:IAlbeniz.jpg

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Daniel Barenboim dirige “IBERIA”:  https://youtu.be/zlvirBCAd4I?si=Zi8CKKANOIgNj7JB

 

SIMONE ALAIMO

Simone Alaimo nasce a Villabate il 3 febbraio 1950.

E’ un Basso-Baritono italiano.

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Simone Alaimo compie gli studi letterari e musicali.

1974-1976: in questo periodo, frequenta il Biennio presso il “Centro di Perfezionamento Artisti Lirici” del Teatro “Massimo” di Palermo, dopodiché vince il Concorso presso l’ “Accademia di Canto” del Teatro “Alla Scala” di Milano.

1977–1980: Alaimo frequenta il Triennio del “Corso di Perfezionamento per Giovani Artisti Lirici” comdotto da Ettore Campogalliani e Gina Cigna.

1977: debutta a Pavia in “Don Pasquale” di Donizetti.

1977: vince l’AS.LI.CO. di Milano e, da protagonista, canta “L’oca del Cairo” e “Bastiano e Bastiana” di Mozart, “La serva padrona” di Pergolesi, “Rigoletto” di Verdi, “Don Pasquale” di Donizetti e “Le nozze di Figaro” di Mozart.

Idem, nello stesso periodo, consegue il “Primo Premio” assoluto in parecchi Concorsi Internazionali:
. 1977: “Voci Verdiane” di Busseto.
. 1978: “Achille Peri” di Reggio Emilia.
. 1978: “Beniamino Gigli” di Macerata.
. 1979: “Bel Canto” di Ostenda.
. 1979: “Toti Dal Monte” di Treviso.
. 1980: “Maria Callas” (R.A.I, trasmesso in Eurovisione).
Con gli altri vincitori del Concorso (fra cui Cecilia Gasdia, Anna Maria Fichera, Nazzareno Antinori, Carlo Desideri) canta in “Luisa Miller” di Verdi al Teatro “Fraschini” di Pavia diretto da Gianandrea Gavazzeni.
Il tutto viene ripreso dalla R.A.I.

1981: negli studi di Canto, viene seguito da Rodolfo Celletti.
Da qui, inizia la sua carriera internazionale presso i più grandi Teatri del Mondo.

Nel suo repertorio di trent’anni di carriera, figurano circa 90 opere: sono ambientate nell’epoca Barocca arrivando all’Ottocento italiano, dal Verismo al Periodo Contemporaneo.

Canta nei vari Teatri Internazionali: il “Metropolitan” di New York, il “Covent Garden” di Londra, l’ “Opéra Bastille” di Parigi, i “Teatri dell’ Opera” di San Francisco, Chicago, Dallas, Vienna, Berlino, Monaco di Baviera.

2000: vince il Premio “Gigli” D’Oro alla carriera.

 

 

Discografia:

Repertorio operistico:

Issachar L’ebreo Apolloni
Orosmane Zaira Bellini
Conte Rodolfo La sonnambula Bellini
Radamanto Euridice Caccini
Conte Robinson Il matrimonio segreto Cimarosa
Dottor Romualdo Le astuzie femminili Cimarosa
Il Gran Sacerdote Gli Orazi e i Curiazi Cimarosa
Alahor Alahor in Granata Donizetti
Mamma Agata Le convenienze ed inconvenienze teatrali Donizetti
Murena L’esule di Roma Donizetti
Il dottore Dulcamara L’elisir d’amore Donizetti
Torquato Tasso Torquato Tasso Donizetti
Lord Cecil Maria Stuarda Donizetti
Severo Poliuto Donizetti
Don Pasquale Don Pasquale Donizetti
Argante Rinaldo Händel
Figaro Le nozze di Figaro Mozart
Leporello Don Giovanni Mozart
Uberto La serva padrona Pergolesi
Fabrizio Crispino e la comare Ricci, Federico e
Ricci, Luigi
Conte Asdrubale La pietra del paragone Rossini
Mustafà L’italiana in Algeri Rossini
Selim, il Turco Il turco in Italia Rossini
Don Basilio
Fiorello Il barbiere di Siviglia Rossini
Don Magnifico La Cenerentola Rossini
Faraone Mosè in Egitto Rossini
Fenicio Ermione Rossini
Maometto secondo Maometto secondo Rossini
Polidoro Zelmira Rossini
Assur Semiramide Rossini
Tollo La testa di bronzo Soliva
Il barone di Kelbar Un giorno di regno Verdi
Attila Attila Verdi
Moser I masnadieri Verdi
Il conte di Walter Luisa Miller Verdi
Simon Boccanegra Simon Boccanegra Verdi

Battuto al computer da Lauretta

 

 

SIMONE ALAIMO:
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foto di Simone laimo da www.pinterest.com

NICOLA ALAIMO

Nicola Alaimo nasce a Palermo il 5 ottobre 1978.

E’ un cantante lirico Basso-Baritono italiano.

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1997: a Trapani, all’età di soli 19 anni, Nicola Alaimo è vincitore del Concorso “Giuseppe di Stefano”, cantando come Dandini ne “La Cenerentola” di Gioachino Rossini.

In seguito, si perfeziona seguendo le lezioni di suo zio Simone Alaimo e di Vittoria Mazzoni. Dopodiché, entra all’ “Accademia Rossiniana” di Pesaro, dove canta Raimbaud ne “Il Conte Ory” di Gioachino Rossini, diretto da Alberto Zedda.

2003: carrieristicamente, al “Ravenna Festival”, si riscontrerà un’altra sua capacità interpretando il ruolo del Conte di Luna ne “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi,

Nicola Alaimo è conosciuto anche per la sua interpretazione del Faraone in “Mosè e Faraone” di Rossini sotto la direzione di Riccardo Muti a “La Scala” di Milano.

2006: al “Ravenna Festival”, interpreta il ruolo principale di “Don Pasquale” sotto la direzione di Riccardo Muti, il Direttore d’Orchestra che lo porta in Tournée in Europa e Russia.

Al “Festival di Salisburgo”, canta come Fra Melitone ne “La forza del destino”.
Al “Maggio Musicale Fiorentino”, canta sotto la Direzione di Zubin Mehta.
Al “Festival di Salisburgo”, è Dandini ne “La Cenerentola” di Rossini.

Il “Rossini Opera Festival” di Pesaro lo invita regolarmente.

2019: alle “Chorégies d’Orange”, è il protagonista in “Guglielmo Tell” di Rossini sotto la direzione di Gianluca Capuano.

 

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Carriera:

Nicola Alaimo si esibisce sui più grandi palcoscenici internazionali tra cui:

al Metropolitan Opera ne L’Italiana in Algeri di Rossini e La forza del destino di Verdi
all’Opera di Chicago nel Don Chisciotte di Jules Massenet (Sancho Panza)
alla Royal Opera House di Londra ne La traviata di Verdi (Giorgio Germont)
alla Scala di Milano nel Don Pasquale di Gaetano Donizetti , Falstaff di Verdi, Il Conte Ory di Rossini e La Cenerentola di Rossini (Dandini)
La Fenice di Venezia ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini (Bartolo)
al Teatro dell’Opera di Roma in Attila (Ezio) con la direzione di Riccardo Muti , in Mosè e il faraone di Rossini (Faraone) e in Le nozze inaspettate di Giovanni Paisiello (il Marchese di Tulipano)
Teatro San Carlo di Napoli tifosi L’elisir d’amore di Donizetti (Dulcamara)
Teatro Massimo di Palermo in Un ballo in maschera di Verdi (Renato)
al Teatro Regio di Torino ne I puritani di Vincenzo Bellini (Riccardo)
all’Opera di Parigi ne La forza del destino di Giuseppe Verdi (Fra Melitone) nel 2011 , La Cenerentola di Gioachino Rossini (Dandini) nel 2012 e Simon Boccanegra di Verdi nel 2018
all’Opera di Lione nel Guillaume Tell di Rossini (ruolo del titolo)
all’Opera di Marsiglia nel Rigoletto di Verdi (ruolo del titolo)
al Théâtre du Capitole di Tolosa ne La traviata di Verdi (Giorgio Germont)
al Théâtre des Champs-Élysées , a Parigi nel Guillaume Tell di Rossini (ruolo del titolo)
all’Opera di Stato di Vienna in L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti ( Belcore) e Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart (Don Alfonso)
all’Opera Nazionale Olandese di Amsterdam nel Poliuto (Severo) di Donizetti
alla Monnaie di Bruxelles
all’Opera Reale di Vallonia a Liegi in Luisa Miller di Verdi (Miller)
all’Opera delle Fiandre in Simon Boccanegra (ruolo del titolo)
al Teatro Real di Madrid nel Falstaff (Don Magnifico) di Verdi
alla Bayerische Staatsoper di Monaco ne L’elisir d’amore di Donizetti (Dulcamara)
all’Opera di Monte-Carlo nel Falstaff di Verdi
Premi e distinzioni
Concorso Giuseppe di Stefano, Trapani
Premio Abbiati nel 2016
Premio Ettore Bastianini 2019

Battuto al computer da Lauretta

 

 

 

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GUGLIELMO TELL, “RESTA IMMOBILE”:

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IL TROVATORE, “IL BALEN DEL SUO SORRISO”:

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FALSTAFF, “QUAND’ERO PAGGIO”:

ROBERTO ALAGNA

Roberto Alagna nasce a Clichy-sous-Bois il 7 giugno 1963.

E’ un Tenore francese con cittadinanza italiana.

Nasce in Francia da famiglia siciliana.

Alagna è giovanissimo quando inizia a cantare nei Cabarets di Parigi, dopodiché, influenzato dai film di Mario Lanza e dalle incisioni di tenori celebri, opta di passare decisamente al Canto Lirico.
E’ autodidatta e, molta parte del repertorio, la impara da Rafael Ruiz, Contrabbassista cubano e appassionato di Opera.

Novembre 1988: esordisce come Alfredo Germont ne “La traviata” di Verdi con la “London Sinfonietta” e la “Compagnia dell’Opera” del “Glyndebourne Festival Opera” al “Theatre Royal” di Plymouth.
Canterà, poi, al “Palace Theatre” di Manchester ed al “Theatre Royal” di Norwich.
Seguono parecchie rappresentazioni in diversi teatri minori in Francia e in Italia, in particolare per la parte di Alfredo, il ruolo che canterà più di 150 volte.

La sua fama cresce in modo veloce, per cui desta l’interesse dei maggiori palcoscenici:
1990: a “La Scala” di Milano è nuovamente Alfredo nella prima rappresentazione de “La traviata” sotto la Direzione di Riccardo Muti.
1992: è Rodolfo ne “La bohème” di Puccini con Angela Gheorghiu come Mimì al “Covent Garden” di Londra.
1996: canta al “Metropolitan Opera House” con Karita Mattila come Musetta.
1990: Alfredo Germont con Giorgio Zancanaro al Teatro “La Fenice” di Venezia e Rodolfo nella ripresa de “La bohème” alla “Salle Garnier” del “Théâtre du Casino” di Montecarlo.

1991: a “La Scala” è Rodolfo ne “La bohème”.

1992: idem, è Rodolfo, al Teatro dell’ “Opera di Roma” sotto la Direzione di Daniel Oren; poi, debutta al “Wiener Staatsoper” come Nemorino ne “L’elisir d’amore”.

1993: è Alfredo Germont ne “La traviata” a Vienna con Juan Pons e, a Roma, è Rodolfo ne “La bohème” con Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov ed Alfredo Mariotti.

Maggio 1994: a “La Scala, è Il Duca di Mantova nella “prima” di “Rigoletto” con Renato Bruson ed Andrea Rost.
Settembre 1994: è Rodolfo ne “La bohème”.
Ottobre 1994: la sua interpretazione come Romeo, in “Romeo e Giulietta” di Charles Gounod, diretta da Charles Mackerras, al “Covent Garden” gli conferisce la fama internazionale.

1995: a Vienna, è Il Duca di Mantova in “Rigoletto”, con Leo Nucci.
1995: all’ “Opéra National de Paris”, canta come Edgardo di Ravenswood in “Lucia di Lammermoor” con June Anderson, sotto la Direzione di Maurizio Benini.
1995: è Rodolfo ne “La bohème” con Direzione di James Conlon.

1996: è al “Metropolitan” come Nemorino ne “L’elisir d’amore” con Barbara Bonney ed Il Duca di Mantova in “Rigoletto”.
A Londra, è “Don Carlo” (con José van Dam e con Direzione di Bernard Haitink) ed Alfredo Germont ne “La traviata” con la Gheorghiu.

1997: suo debutto all’ “Opera” di Chicago come Romeo (“Romeo e Giulietta”) con la Gheorghiu.
A Vienna, è Rodolfo ne” La bohème” sotto la Direzione di Fabio Luisi.

7 dicembre 1997: a “La Scala”, interpreta Macduff nella Serata d’Inaugurazione della Stagione d’Opera, in “Macbeth” con Bruson e Marija Hulehina; spettacolo ripreso dalla R.A.I.

1998: al “Metropolitan”, è Romeo (in “Romeo e Giulietta”) di Gounod con la Gheorghiu.

1999: canta la romanza “Una furtiva lagrima” nella colonna sonora del film “Sogno di una notte di mezza estate” con l’ Orchestre de l’ “Opéra de Lyon” diretta da Evelino Pidò.

2000: a Londra, canta come Romeo (in “Romeo e Giulietta”) con la Gheorghiu.
2000: è Mario Cavaradossi in “Tosca” con Catherine Malfitano.
2000: al “Metropolitan”, è “Don José” in “Carmen”.

2001: a Parigi, interpreta Rodolfo ne “La bohème” con Angela Gheorghiu.

2002: a Salisburgo, è Romeo (in “Romeo e Giulietta” di Gounod) con Angela Gheorghiu.
2002: a Londra, è Ruggero Lastouc ne “La rondine” di Puccini.
2002: canta “Che gelida manina” nella colonna sonora di “The Long and Short of It”.

2003: al “Metropolitan”, interpreta “Faust” di Gounod con la Gheorghiu.
2003: a Parigi, è Manrico ne “Il trovatore”.

2004: al “Metropolitan”, interpreta “Werther”.
2004: a Parigi, canta come Le Chevalier des Grieux in “Manon”.
2004: a Londra, è “Faust” con Bryn Terfel e la Gheorghiu.

7 dicembre 2006, Serata d’Inaugurazione della Stagione d’Opera al Teatro “Alla Scala”: Roberto Alagna interpreta il ruolo di Radamès nell’ opera “Aida” di Verdi, con Violeta Urmana, sotto la Direzione di Riccardo Chailly e con la regia di Franco Zeffirelli.
10 dicembre 2006: durante tale Stagione Lirica, e durante la seconda rappresentazione dell’opera, Alagna è tempestato dai fischi di parecchi loggionisti per cui sarà < protagonista di un caso al centro delle cronache di spettacolo >, quando – venendo nuovamente fischiato – abbandona il palco al termine della romanza “Celeste Aida” e si rifiuta di rientrare in scena.
Lo sostituisce Antonello Palombi che la fretta costringe a mostrarsi in abiti normali, senza costume di scena.
La Direzione del Teatro e il Regista criticano duramente la reazione di Alagna, con conseguenti numerose polemiche con il cantante.

Marzo 2007: a Vienna, è Chevalier Des Grieux in “Manon” con Anna Netrebko.
Settembre 2007: in due occasioni, al “Metropolitan”, Alagna sostituisce Rolando Villazón, indisposto, nell’opera “Romeo e Giulietta”, a fianco di Anna Netrebko.
Settembre 2007: a Marsiglia, è Marius nella “prima assoluta” dell’opera “Marius et Fanny” di Vladimir Cosma con la Gheorghiu.
Ottobre 2007: interpreta Pinkerton in “Madama Butterfly”.
Ottobre 2007: è Radamès in “Aida”, con Dolora Zajick.

2008: con la Gheorghiu, per il “Metropolitan” tiene il “MET Summer Concert: Live in Prospect Park” a Brooklyn.
2008: è Ruggero Lastouc ne “La rondine” con Samuel Ramey.
2008: a Vienna, è Faust.

2009: al “Metropolitan”, è Turiddu in “Cavalleria rusticana” con Waltraud Meier.
2009: è Canio in “I Pagliacci”.
2009: a Londra, è Manrico ne “Il trovatore” con Dmitri Hvorostovsky e Don José in “Carmen” con Elīna Garanča.

2010: al “Metropolitan”, è Don Carlo, con Ferruccio Furlanetto.
2010: al “Gran Teatre del Liceu” di Barcellona, è Don José in “Carmen” (opera della quale esiste un DVD).

2011: a Marsiglia, interpreta Rodrigue in “Le Cid” di Jules Massenet .
2011: tiene un Récital nella Reggia di Versailles.
2011: a Parigi, è Paolo il Bello in “Francesca da Rimini”.
2011: è Faust, a Londra.
2011: interpreta “Radamès” in “Aida”.
2011: al “Metropolitan”, è Cavaradossi, in “Tosca”.
2011: canta “Salade De Fruits” nella colonna sonora del film “W.E. – Edward e Wallis”.

2012: è Pinkerton in “Madama Butterfly”, alla “Bayerische Staatsoper”.
2012: tiene un Concerto con la moglie, Angela Gehorghiu al Teatro “Colón” di Buenos Aires.
2012: è Maurizio in “Adriana Lecouvreur” con Barbara Frittoli, a Barcellona.
2012: a Masada, tiene un Concerto con la Garanča per la “Israeli Opera”.
2012: interpreta Calaf, ” in Turandot” con Chris Merritt, al “Teatro Romano” di Orange.
2012: è Gustaf III in “Un ballo in maschera”, a Vienna.
2012: canta come Don José in “Carmen”.
2012: è Werther.
2012: a Londra, è Nemorino ne “L’elisir d’amore” con Aleksandra Kurzak.

2013: canta “Andrea Chénier” all’ “Opera Orchestra of New York”.
2013: è Ulysse in “Pénélope” con Anna Caterina Antonacci, al “Théâtre des Champs-Élysées”.
2013: di Berlioz, interpreta Enée in “Les Troyens à Carthage”, a Marsiglia.
2013: tiene un Concerto con la Antonacci, al “Teatro Romano” di Orange.
2013: è Mario Cavaradossi in “Tosca”, a Vienna.
2013: interpreta Pinkerton in “Madama Butterfly”, a Barcellona ed al “Ravinia Festival” di Highland Park.
2013: è Radamès in “Aida” con la “Chicago Symphony Orchestra” e Michelle DeYoung.

Fino al 2012: a Londra, canta in 71 rappresentazioni.
Fino al 2013: al “Metropolitan”, canta in 96 recite.

2022: sedici anni dopo l’incidente di “Aida”, ritorna a “La Scala”, per cantare tre recite di “Fedora”.

Da segnalare che l’opera francese e i ruoli più particolarmente lirici del repertorio italiano sono prediletti da Alagna, nonostante affronti anche ruoli più drammatici come il protagonista in “Otello” di Giuseppe Verdi e il suo impegno importante nella riscoperta di opere minori e poco conosciute francesi e italiane.

 

Vita privata di Roberto Alagna:

1992: la sua prima moglie, Florence Lancien, gli dà la figlia Ornella.
1994: Florence muore di tumore al cervello.

1996: Alagna si risposa con il famoso soprano rumeno Angela Gheorghiu.
Spesso cantano assieme e incidono numerose registrazioni, oltre a recitare nella versione cinematografica di “Tosca” di Giacomo Puccini con la regia di Benoît Jacquot.

2013: da tale anno, dopo la separazione dalla Gheorghiu, è il compagno di Aleksandra Kurzak, che gli dà un figlio.

 

Repertorio:

Repertorio operistico:

Le Condamné, Le Dernier jour d’un condamné, Alagna
Cyrano de Bergerac, Cyrano de Bergerac, Alfano
Énée, Troyens, Berlioz
Don José, Carmen, Bizet
Maurizio di Sassonia, Adriana Lecouvreur, Cilea
Marius, Marius et Fanny, Cosma
Nemorino, L’elisir d’amore, Donizetti
Edgardo Ravenswood, Lucia di Lammermoor, Donizetti
Roberto Devereux, Roberto Devereux, Donizetti
Ulysse, Pénélope, Fauré
Andrea Chénie, Andrea Chénie, Giordano
Orphée, Orphée et Eurydice, Gluck
Faust, Faust, Gounod
Roméo, Roméo et Juliette, Gounod
Éléazar, La Juive, Halévy
Fiesque, Fiesque, Lalo
Canio/Pagliaccio, I Pagliacci, Leoncavallo
Turiddu, Cavalleria rusticana, Mascagni
Fritz Kobus, L’amico Fritz, Mascagni
Des Grieux, Manon, Massenet
Rodrigue, Le Cid, Massenet
Werther, Werther, Massenet
Jean, Le jongleur de Notre-Dame, Massenet
Hoffmann, Les contes d’Hoffmann, Offenbach
Rodolfo, La bohème, Puccini
Mario Cavaradossi, Tosca, Puccini
F. B. Pinkerton, Madama Butterfly, Puccini
Ruggero, La rondine, Puccini
Un innamorato, Il tabarro, Puccini
Rinuccio, Gianni Schicchi, Puccini
Calaf, Turandot, Puccini
Samson, Samson et Dalila, Saint-Saëns
Macduff, Macbeth, Verdi
Duca di Mantova, Rigoletto, Verdi
Manrico, Il trovatore, Verdi
Alfredo Germont, La traviata, Verdi
Gustavo III, Un ballo in maschera, Verdi
Don Carlo, Don Carlo, Verdi
Radamès, Aida, Verdi
Otello, Otello, Verdi
Paolo il Bello, Francesca da Rimini, Zandonai

Discografia parziale:

Berlioz, Arias – Bertrand De Billy/Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden/Roberto Alagna, 2006 Deutsche Grammophon
Berlioz, Te Deum – John Nelson/Roberto Alagna/Marie-Claire Alain, 2001 Erato/Warner
Bizet, Carmen – Nézet-Seguin/Garanca/Alagna, 2010 Deutsche Grammophon
Bizet, Carmen – Angela Gheorghiu/Michel Plasson/Orchestre National du Capitole de Toulouse/Roberto Alagna/Thomas Hampson, 2003 EMI
Donizetti, Elisir d’amore – Pidò/Gheorghiu/Alagna, 1996 Decca
Gounod, Romeo e Giulietta – Angela Gheorghiu/Michel Plasson/Orchestre National du Capitole de Toulouse/Roberto Alagna, 1998 EMI
Mascagni, Amico Fritz – Veronesi/Alagna/Gheorghiu, 2008 Deutsche Grammophon
Massenet, Werther – Angela Gheorghiu/Antonio Pappano/London Symphony Orchestra/Patricia Petibon/Roberto Alagna/Thomas Hampson, 1999 EMI
Massenet, Manon – Angela Gheorghiu/Antonio Pappano/Choeurs De La Monnaie/Orchestre Symphonique De La Monnaie/Roberto Alagna, 2000 EMI
Puccini, Bohème – Chailly/Gheorghiu/Alagna/Scano, 1998 Decca
Puccini, La Bohème – Antonio Pappano/London Voices/Philharmonia Orchestra/Roberto Alagna, 1996 EMI
Puccini, Trittico – Bartoletti/Freni/Nucci/Alagna, 1991 Decca
Puccini, Gianni Schicchi – Bruno Bartoletti/Coro del Maggio Musicale Fiorentino/Coro Di Voci Bianchi “Guido Monaco” Di Prato/Leo Nucci/Mirella Freni/Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino/Roberto Alagna, 1994 Decca
Puccini, La Rondine – Morire? – Le Villi (Selections) – Alberto Rinaldi/Angela Gheorghiu/Antonio Pappano/Inva Mula/London Symphony Orchestra/London Voices/Roberto Alagna/William Matteuzzi, 1997 EMI
Puccini, Tosca – Antonio Pappano/Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden/Roberto Alagna, 2001 EMI
Puccini, Messa Di Gloria – Antonio Pappano/London Symphony Chorus/London Symphony Orchestra/Roberto Alagna/Thomas Hampson, 2001 EMI
Verdi, Messa Da Requiem – Angela Gheorghiu/Berliner Philharmoniker/Claudio Abbado/Roberto Alagna/Sveriges Radiokor, 2001 EMI
Verdi, La Traviata – Riccardo Muti/Roberto Gabbiani/Ernesto Gavazzi/Orchestra del Teatro alla Scala/Ernesto Panariello/Tiziana Fabbricini/Antonella Trevisan/Silvestro Sammaritano/Roberto Alagna/Coro del Teatro alla Scala/Enzo Capuano/Orazio Mori/Nicoletta Curiel/Francesco Musinu/Paolo Coni/Enrico Cossutta, 1993 Sony
Verdi, Il Trovatore – Angela Gheorghiu/Roberto Alagna, 1994 EMI
Verdi, Don Carlos – Alagna, Mattila, Hampson, Van Dam, Pappano, EMI
Verdi, Rigoletto – Riccardo Muti/Andrea Rost/Coro del Teatro alla Scala/Orchestra del Teatro alla Scala/Roberto Alagna, 1995 Sony
Verdi Arias – Berliner Philharmoniker/Claudio Abbado/Roberto Alagna, 2006 Deutsche Grammophon
Verdi Per Due – Roberto Alagna/Angela Gheorghiu, 1998 EMI
Alagna, Nessun Dorma – Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden/Roberto Alagna/Sir Mark Elder, 2003 Deutsche Grammophon
Alagna chante Luis Mariano – 2005 Classics Jazz/Deutsche Grammophon – quarta posizione in classifica in Francia
Alagna, Sacred Songs – Choir Du Capitole De Toulouse/Michel Plasson/Orchestre du Capitole de Toulouse/Roberto Alagna, 2006 Deutsche Grammophon
Alagna, Viva l’Opéra! – London Philharmonic Orchestra/Orchestra del Teatro alla Scala di Milano/Riccardo Chailly/Richard Armstrong/Roberto Alagna, 2006 Deutsche Grammophon
Alagna, Bel Canto – Evelino Pidò/London Philharmonic Orchestra/Roberto Alagna, 2006 Deutsche Grammophon
Alagna, French Opera Arias – Bertrand De Billy/Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden/Roberto Alagna, 2006 Deutsche Grammophon
Alagna, Serenades – Roberto Alagna, 2006 Deutsche Grammophon
Alagna, Christmas Album – London Symphony Orchestra/Roberto Alagna/Robin Smith, 2006 Deutsche Grammophon
Alagna, Opera Arias – London Philharmonic Orchestra/Richard Armstrong/Roberto Alagna, 2006 Deutsche Grammophon
Alagna, Ténor – Roberto Alagna, 2006 EMI
Angela and Roberto Forever, Angela Gheorghiu/Roberto Alagna, 2008 EMI
Duets & Arias – Angela Gheorghiu/Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden/Richard Armstrong/Roberto Alagna, 1996 EMI
Alagna, Grands airs d’opera – Roberto Alagna, 2008 EMI
Alagna, The Sicilian – 2008 Classics Jazz/Deutsche Grammophon – seconda posizione in Francia
Alagna, Mes plus grands rôles à l’opera – Roberto Alagna, 2011 EMI/Virgin
Alagna, Pasión. A spicy slice of life – Celebri canzoni sudamericane, 2011 Deutsche Grammophon – quarta posizione in classifica in Francia, arrivando quindi già al Disco di platino.
Alagna, Les 100 plus beaux airs de Roberto Alagna – 2013 Classics Jazz/Deutsche Grammophon
Alagna, Robertissimo – 2013 Classics Jazz/Deutsche Grammophon
Alagna, Little Italy – 2014 Deutsche Grammophon
Alagna, Ma vie est un’opera – 2014 Deutsche Grammophon

DVD:

Bizet, Carmen – Nézet-Seguin/Garanca/Alagna, 2010 Deutsche Grammophon
Bizet, Carmen – Béatrice Uria-Monzon/Roberto Alagna/Marina Poplavskaya/Erwin Schrott/Marc Piollett, 2011 C major
Donizetti, Elisir d’amore – Pidò/Gheorghiu/Alagna, 1996 Decca
Leoncavallo, Pagliacci – Sutej/Alagna/Vassileva/Mastrom, regia Frédérico Alagna, 2006 Deutsche Grammophon
Alfano , Cyrano de Bergerac – Guidarini/Alagna/Manfrino/Troxell/Ferrari/Rittelmann, 2005 Deutsche Grammophon
Verdi, Aida – Chailly/Urmana/Alagna, regia Franco Zeffirelli, 2006 Decca
Verdi, Don Carlo – Nézet-Seguin/Alagna/Poplavskaya, 2010 The Metropolitan Opera
Verdi, Don Carlos – José van Dam/Roberto Alagna/Thomas Hampson (cantante)/Karita Mattila/Waltraud Meier/Yves-André Hubert, 1996 Kultur
Alagna, Il siciliano. Live, Arena di Nimes, agosto 2009 – Canzoni tradizionali siciliane, Deutsche Grammophon
Tosca (film 2001)
Gounod, Faust – Antonio Pappano/Roberto Alagna/Bryn Terfel/Angela Gheorghiu/Simon Keenlyside/Sophie Koch, 2004 EMI
Donizetti, Lucie de Lammermoor – Evelino Pidò/Patrizia Ciofi/Roberto Alagna/Ludovic Tézier, 2002 TDK/Naxos
Gounod, Romeo e Giulietta – Roberto Alagna/Leontina Vaduva/Anna Maria Panzarella, 1994 Kultur

Battuto al computer da Lauretta

 

 

 

ROBERTO ALAGNA:
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LA MARSEILLASE:

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FAUST, “SALUT DEMEURE CHASTE ET PURE”:

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SANSONE E DALILA, “DALILA … DALILA … JE T’AIME” (DUETTO DELLA SEDUZIONE):

 

LUCREZIA AGUJARI

La Bastardella, o La Bastardina, nome d’arte di Lucrezia Agujari, nasce a Ferrara nel periodo 1743/1746 e muore a Parma il 18 maggio 1783.

E’ un soprano italiano.

 

 

Pare che sia figlia naturale di un nobile ferrarese (forse, del Marchese di Bentivoglio) o, forse, che sia una semplice trovatella.
Nei cartelloni, Lucrezia Agujari, compare sempre come “La Bastardella”ed è un soprano stimato per la sua coloratura e perché possiede un’estensione vocale fuori del comune: infatti, nel suo periodo migliore, sembra che l’estensione della sua voce tocchi le tre ottave e mezzo, fino al “Do6”.

Leopoldo Agujari la adotta e studia a Ferrara con Brizio Petrucci, Maestro di cappella del Duomo; dopodiché, studia con l’Abate Lambertini.

 

 

Il debutto e la notorietà:

1764: debutta a Firenze, dov’è elogiatissima grazie al suo virtuosismo.
1765: è a Padova, a Genova, a Lucca e a Verona.
1766: è a Genova, è nuovamente a Lucca, è a Parma, città dove si stabilisce.
Sembra che, in questo periodo parmense, fra Lucrezia e il compositore ceco Josef Mysliveček, esista una relazione.

 

 

Josef Mysliveček:

1 gennaio 1768: la Corte di Parma nomina Lucrezia Agujari “virtuosa di camera” ed è una delle cantanti più famose d’Italia.
Al Teatro “San Carlo” di Napoli canta Venere nella prima assoluta di “Il giudizio” d’Apollo di Nicola Sala e nel maggio 1768, al “Teatrino di Corte” (a Napoli) è Tetide nella prima assoluta di “Nozze di Peleo e Tetide” di Paisiello in occasione delle Nozze del Re Ferdinando di Borbone con l’Arciduchessa Maria Carolina d’Asburgo-Lorena,.
Trionfa a canta l’opera anche al “San Carlo”.
Su misura, per lei, Paisiello compone due arie che, secondo alcuni, il forte virtuosismo dei brani viene pensato appositamente per crearle difficoltà.

L’anno seguente, la cantante presenzia al matrimonio principesco tra Asburgo e Borboni: nel mese di agosto, a Parma, interpreta un duplice ruolo nell’opera “Le feste d’Apollo” (musica curata da Christoph Willibald Gluck e da lui composta, in parte nuova, in parte tratta da opere precedenti).
Lo spettacolo riguarda i festeggiamenti per le Nozze tra il Duca Ferdinando I di Borbone-Parma e l’Arciduchessa Maria Amalia, sorella di Maria Antonietta.

Parma: qui, incontra Giuseppe Colla, il compositore col quale, ritornando da Napoli, inizia a collaborare artisticamente e personalmente, per cui, dopo una convivenza di molti anni, si sposano.
Interpretando opere di Colla, canta al Teatro “San Benedetto” di Venezia (come Berenice nella prima assoluta di “Vologeso”), a Genova, al Teatro “Regio” di Torino (è la protagonista della prima assoluta di “Andromeda” diretta da Gaetano Pugnani con Giuseppe Aprile), a Parma, a Milano e, nuovamente, a Torino.

 

Luglio 1774: canta a Parigi.
12 ottobre 1774: dopo essere stata scritturata dallo Storico della Musica Charles Burney, debutta a Londra, al Teatro “Pantheon”, in Oxford Street.
Fra gli altri, presenzia Benjamin Franklin: Lucrezia invia una lettera a Franklin allegando la musica che canterà quella sera, lettera che è conservata nell’archivio cartaceo di Franklin.
L’ingaggio di Lucrezia consta di due sole canzoni e viene pagato con l’enorme somma di 100 sterline.

1776: torna in Italia e canta ancora per altri quattro anni, prima del suo ritiro.

La visita dei Mozart:

1770: a Parma, Lucrezia canta alla presenza dei Mozart, padre e figlio, durante il loro viaggio in Italia.
Infatti, parlano molto bene di lei nella lettera del 24 marzo 1770 di Wolfgang Amadeus Mozart, spedita alla sorella da Bologna.

Non dimenticano di scrivere che la trascrizione di alcuni dei passaggi cantati dall’artista appartengono all’opera “Filemone e Bauci” di Gluck che ha scritto il ruolo di Bauci proprio per l’Agujari che, nel 1769, interpreta per la prima rappresentazione a Parma, le “Feste di Apollo”.

 

La morte:

1783: muore a 36 anni per “infermità di petto” (così, al tempo, viene chiamata la tubercolosi) e, comunque, qualcuno dice che è stata avvelenata da una rivale.
Viene sepolta nella Chiesa del Carmine (demolita nel 1912).

Un suo ritratto presenzia nella” Sala Dorata” del Museo “Glauco Lombardi”, a Parma.

 

Curiosità:

Lucrezia Agujari viene ricordata da Aldous Huxley per la notevole arte nel suo famoso romanzo “Il mondo nuovo”.

Battuto al computer da Lauretta

 

 

 

Ritratto della cantante Lucrezia Agujari, detta “la Bastardella” (Ferrara 1747- Parma 1783), donato dal conte Stefano Sanvitale:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Lucrezia_Agujari.jpg

File:Lucrezia Agujari.jpg

 

MARIA AGRESTA

Maria Giovanna Agresta nasce a Vallo della Lucania il 16 luglio 1978.

E’ un soprano italiano.

.
Maria Agresta si diploma presso il Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno con il massimo dei voti e lode.
Dopodiché, si perfezionerà sotto la guida di Raina Kabaivanska presso l’ Istituto Musicale Pareggiato “Vecchi-Tonelli” di Modena.

Vince il Sessantesimo Concorso “Comunità Europea” organizzato dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”.
2006: a Spoleto, debutta come Rosina ne “Il barbiere di Siviglia” di Rossini e come “Selene” nella “Didone Abbandonata” di Baldassare Galuppi.

2007: ringraziando gli insegnamenti di Renato Bruson e Raina Kabaivanska, idem, a Spoleto, debutta come Leonora (“Il trovatore”) e come Mimì (“La bohème” di Puccini).

2007: presso il Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, è Micaëla.
E’ Desdemona nei Teatri di Teramo, Fermo, Ortona e Pescara.

2008:
. “Opera Nationale de Lorraine”, canta in “Otello”.
. “Incheon Opera Festival”: canta ne “La Bohème”.
. Si esibisce in una serie di Concerti presso il “Festival dei Due Mondi” di Spoleto, presso la “Carnegie Hall” di New York, presso il “Festival Barokkimusiikkia” di Helsinki, alla “Filarmonica Nazionale” di Doha (Qatar), al Teatro dell’ “Ermitage” di San Pietroburgo.
2009: è Odabella in “Attila” all’Arena “Sferisterio” di Macerata.

2011: presso il Teatro “Regio di Torino”, la sua carriera subisce una svolta in occasione delle “Celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia”, dove debutta ne “I vespri siciliani” di Verdi.
L’opera è diretta da Gianandrea Noseda e la regia è di Davide Livermore.
Immediatamente, seguirà “Norma” presso la “Israeli Opera” di Tel Aviv, sotto la Drezione di Daniel Oren.

Gli anni successivi calca i più importanti palcoscenici europei:
. Teatro “Alla Scala” (“Don Giovanni”, “Oberto, Conte di San Bonifacio”, “Il trovatore”, “La bohème”, “Turandot”).
. “Arena” di Verona (“La bohème”, “Carmen”, “Don Giovanni, “Turandot”).
. Teatro dell’ “Opera” di Roma (“Oberto, Conte di San Bonifacio”, “Simon Boccanegra”).
. “Festival Puccini” di Torre del Lago (“La bohème”).
. Teatro “La Fenice” di Venezia (“I masnadieri”, “La bohème”).
. Teatro “San Carlo” di Napoli (“La bohème”, “Requiem” di Verdi).
. Teatro “Massimo Vittorio Emanuele” (“La bohème”).
. “Israeli Opera” (“La bohème”).
. “Royal Opera House” (“La traviata”, “Il trovatore”, “I due Foscari”, “Otello”, “La bohéme”).
. “Bayerische Staatsoper” (“La bohème”, “La traviata”).
. “Semperoper” di Dresda (“La Vestale”, “Simon Boccanegra”), “Opernhaus Zürich” (“Otello”, “Norma”).
. “Palau des Artes” di Valencia (“Otello” e “Il trovatore”).
. “Opéra Bastille” (“I Puritani”, “La bohème”, “La traviata”).
Collabora con direttori quali Riccardo Muti, Daniel Barenboim, Zubin Mehta, Christian Thielemann, Antonio Pappano, Gianandrea Noseda, Nicola Luisotti, Michele Mariotti.

< 2014: vince il Premio importante “Franco Abbiati” della “Critica Musicale Italiana” con la seguente motivazione: « Voce purissima di soprano lirico, dal timbro privilegiato e da colori preziosi, dalla tecnica completa, si è inserita autorevolmente nella grande tradizione italiana, in un repertorio che comprende personaggi diversi per vocalità e temperamento, da Elvira de “I Puritani” a Liù di “Turandot” ».

2013: contribuisce incisivamente ad interpretare la produzione verdiana dagli “Anni di Galera”, con “I Masnadieri” a “La Fenice” e “Oberto, Conte di San Bonifacio”; a “La Scala”, alle opere della maturità; con “Otello” al “Carlo Felice”.

1 gennaio 2015: con il collega, il Tenore Matthew Polenzani, e la Direzione di Daniel Harding, partecipa all’importante “Concerto di Capodanno” tenuto al Teatro “La Fenice” di Venezia.

 

 

Repertorio:

Repertorio operistico:

Norma, Norma, Bellini
Elvira, I puritani, Bellini
Micael, Carme, Bizet
Adriana Lecouvreur, Adriana Lecouvreur, Cilea
Anna Bolena, Anna Bolena, Donizetti
Gemma, Gemma di Vergy, Donizetti
Selene, Didone abbandonata, Galuppi
Marguerite, Faust, Gounod
Nedda, Pagliacci, Leoncavallo
Lola, Cavalleria rusticana, Mascagni
Donna Elvira, Don Giovanni, Mozart
Mimì, La bohème, Puccini
Floria Tosca, Tosca, Puccini
Angelica, Suor Angelica, Puccini
Liù, Turandot, Puccini
Rosina, Il barbiere di Siviglia, Rossini
Julia, La Vestal, Spontini
Leonora, Oberto Conte di San Bonifacio, Verdi
Lucrezia Contarini, I due Foscari, Verdi
Odabella, Attila, Verdi
Amalia, I masnadieri, Verdi
Leonora, Il trovatore, Verdi
Violetta Valery, La traviata, Verdi
Amelia Grimaldi, Simon Boccanegra, Verdi
Elena, I vespri siciliani, Verdi
Elisabetta di Valois, Don Carlo, Verdi
Desdemona, Otello, Verdi

Discografia:

Galuppi, Didone abbandonata – Piva/Grasso/Giansanti/Agresta/Carnevale/Carè, First world recording 2006 Bongiovanni
Verdi, Sacred Verdi. Quattro Pezzi Sacri, Libera me, Ave Maria. Maria Agresta, Orchestra e Coro dell`Accademia nazionale di Santa Cecilia / Antonio Pappano. 2014 Warner Classics

DVD:

I Pagliacci – Thielemann/Kaufmann/Agresta/Platanias, 2016 Unitel Classica
Puccini, Turandot – Chailly/Stemme/Agresta/Antonenko, 2015 Decca
Verdi, I due Foscari – Pappano/Domingo/Agresta/Meli, 2015 Opus Arte
Donizetti, Gemma di Vergy – Rizzi Brignoli/Agresta/Kunde, 2012 Bongiovanni

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MARIA AGRESTA:
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I VESPRI SICILIANI, “MERCE’, DILETTE AMICHE” (BOLERO):

AUGURI DI BUONA PASQUA

UN AUGURIO PER UNA TRANQUILLA PASQUA A TUTTI A MEZZO DELL’ “INCANTESIMO DEL VENERDI’ SANTO” dall’opera “PARSIFAL” di RICHARD WAGNER:

RICHARD WAGNER, PARSIFAL, “INCANTESIMO DEL VENERDI’ SANTO”:

NATALE e FESTE 2024-2025

AGOSTINO AGAZZARI

Agostino Agazzari nasce a Siena il 2 dicembre 1578 e muore a Siena il 10 aprile 1640.

E’ un Compositore, Organista e Teorico della Musica italiano dell’Epoca Barocca.

Agostino Agazzari studia a Siena e, all’età di diciotto anni, pubblica il suo primo libro di Madrigali.

1597-1602: è Organista presso la Cattedrale di Siena, posto che lascierà per recarsi a Roma. 1602-1606 circa: a Roma, è “Praefectus musicae” presso il “Collegio Germanico”, carica tenuta in precedenza anche da Tomás Luis de Victoria.

1606: compone “Eumelio”, dramma pastorale con la musica dell’ “Armonico Intronato”, che viene rappresentato al “Seminario Romano” in occasione del Carnevale.

1607: rientra a Siena dove, sembra, rimane sino alla morte.
Qui, oltre a far parte dell’ “Accademia degli Intronati”, ricopre l’incarico di “Maestro di Cappella del Duomo”.

Attività di Agazzari:

In prevalenza, Autore di Musica Sacra, compone Messe, Mottetti, Salmi, Litaniae, eccetera.
Scrive anche alcuni libri di Madrigali e il Dramma pastorale “Eumelio”: è una composizione molto rilevante per la Storia del Melodramma.

Come Autore di Scritti Teorici, è celebre specialmente per il suo “Del sonare sopra’l basso”, uno dei primi trattati metodici sopra il basso continuo, importante per la comprensione di questa pratica ancora agli inizi.

 

Opere:

Drammi:

Eumelio (1606)

Musica sacra:

Sacrarum cantionum… liber primus, Roma, 1602, ristampato nel 1605, con il bc
Sacrae laudes… liber secundus, Roma, 1603
Sacrarum cantionum… liber tertius, Roma, 1603
Sacrae cantiones; liber quartus, Roma, 1606, ristampato nel 1606 come Motetti, libro quarto
Sacrarum cantionum… liber II, Milano, 1607
Cantiones, motectae vulgo appellatae, Francoforte, 1607)
Psalmi sex, Venezia, 1609
Psalmi ac magnificat, Venezia, 1611
Sertum roseum ex plantis Hiericho, Venezia, 1611
Psalmorum ac magnificat, Venezia, 1611
Dialogici concentus, Venezia, 1613
Missae quattuor tam organis, Venezia, 1614
Sacrae cantiones, Venezia, 1615
Eucaristicum melos, Roma, 1625
Litaniae beatissimae virginis, Roma, 1639
Musicum encomium, Roma, 1640

Musica devozionale:

Il primo libro de’ madrigaletti, Venezia, 1607
Il secondo libro de’ madrigaletti, Venezia, 1607
Stille soavi di celeste aurora, Venezia, 1620

Musica profana:

Il primo libro de’ madrigali, Venezia, 1596
Il primo libro de’ madrigali, Venezia, 1600
Il secondo libro de’ madrigali, Venezia, 1606

Scritti teorici:

Del sonare sopra’l basso: con tutti li stromenti e dell’uso loro nel conserto. (1607)
La musica ecclesiastica dove si contiene la vera diffinitione della musica come scienza, non più veduta, e sua nobiltà (1638)

Battuto al computer da Lauretta

 

 

 

AGOSTINO AGAZZARI:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Agostino_Agazzari.jpg

 

 

RICHARD ADDINSELL

Richard Addinsell nasce a Londra il 13 gennaio 1904 e muore a Brighton il 14 novembre 1977.

E’ un compositore britannico, noto soprattutto per il brano dal titolo “Concerto di Varsavia” e per colonne sonore di vari film.

Per un anno e mezzo, Addinsell studia Legge al “Hertford College” di Oxford , ma cambia e frequenta il “Royal College of Music” dal 1925.
In seguito, continua, il suo “addestranento” musicale a Berlino, a Vienna e negli Stati Uniti e collabora con Richard Roy Douglas.

Filmografia:

. Elisabetta d’Inghilterra (Fire Over England), regia di William K. Howard (1937)

. Gentiluomo dilettante – Il nuovo Robin Hood (The Amateur Gentleman), regia di Thornton Freeland (1936)

. Addio, Mr. Chips! (Goodbye Mr. Chips), regia di Sam Wood e, non accreditato, Sidney Franklin (1939)

. Dangerous Moonlight, regia di Brian Desmond Hurst (1941)

. Spirito allegro (Blithe Spirit), regia di David Lean (1945)

. Lo schiavo dell’oro (Scrooge o A Christmas Carol), regia di Brian Desmond-Hurst (1951)

. Tom Brown’s Schooldays (1951)

. Gli sparvieri dello stretto (Sea Devils) regia di Raoul Walsh – musiche originali (1953)

. Lord Brummell (Beau Brummell), regia di Curtis Bernhardt (1954)

. Il principe e la ballerina (The Prince and the Showgirl), regia di Laurence Olivier (1957)

. Verso la città del terrore (A Tale of Two Cities) (1958)

. The Waltz of the Toreadors (1962)

 

Il suo capolavoro:

In origine scrive “Il Concerto di Varsavia” (“Warsaw Concert”) per un film drammatico del 1941 (“Dangerous Moonlight”, il cui sottotitolo è “Suicide Squadron”).
Si tratta di un film di Guerra del regista britannico Brian Desmond Hurst.
Il brano musicale è per pianoforte ed orchestra ed è sempre un pezzo molto popolare.
Il regista vuole lo stile musicale di Sergei Rachmaninoff ma, non avendo potuto convincere il compositore a creare le musiche, incarica Addinsell che crea il capolavoro celeberrimo.

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PAUL ABRAHAM

Paul Abraham nasce ad Apatin il 2 novembre 1892 e muore ad Amburgo il 6 maggio 1960.

E’ un compositore ungherese di operette.

1910-1916: Abraham studia Violoncello all’Accademia Musicale “Franz Liszt” di Budapest con Adolf Schiffer e studia Composizione con Viktor Herzfeld.

Inizia con opere di tipo serio e, nei dieci anni seguenti, scrive molte musiche fra cui Musica Sacra, Quartetti d’Archi ed un Concerto per Violoncello.

1927: nomina a direttore d’orchestra presso il “Teatro dell’Operetta” di Budapest, dove imbocca la strada per l’Operetta (forma musicale più popolare) che si adatta bene alla sua voocazione.

1928: scrive “Der Gatte des Fräuleins”, la sua prima operetta.

“Viktoria und ihr Husar”, la sua terza operetta, gli regala un successo molto grande.

Diventa un nome mondiale grazie a questa operetta e alle successive due operette del 1931 e del 1933, “Die Blume von Hawaii” (“Il Fiore delle Hawaii”) e “Ball im Savoy” (“Ballo al Savoy”).

Nella sua carriera scrive musiche cinema e parecchie colonne sonore.

1933: gli avvenimenti costringono Abraham ad abbandonare Berlino e a lasciare la Germania, in quanto di origine ebraica.

Grazie a Vienna e a Parigi, va a Cuba, in cui vive modestamente lavorando come pianista e da cui emigrerà a New York.

10 aprile 1944: “Vittoria e il suo Ussaro” va in scena al Teatro “Reinach” di Parma per la Compagnia di operette Lombardiana e viene “rivisitata” da Carlo Lombardo come operetta attribuita ad Haios, in quanto il nome ebraico “Abraham” sarebbe problematico con la gendarmeria di occupazione.

Febbraio 1946: a causa di problemi mentali, Abraham viene ricoverato.

1952: il Teatro “Verdi” di Trieste produce “Vittoria e il suo Ussaro” che viene rappresentata al “Castello di San Giusto”.

Abraham, gli ultimi anni e la morte:

Maggio 1956: il musicista torna in Germania, ad Amburgo, dove muore quattro anni dopo, il 6 maggio 1960.

Operette:

. Zenebona (insieme ad altri compositori) Operette in 3 atti, 2 marzo, 1928, Budapest. Libretto: Lakatos László/Bródy István
. Az utolsó Verebély Lány (nota anche come Az Elso Verebély Lány o Der Gatte des Fräuleins) 13 ottobre 1928. Libretto: Harmath Imre-Drégely Gábor
. Szeretem un felségem (Es Geschehen noch Wunder) Magyar Színház 15 Giu 1929, Libretto: Birabeau André-Georges Dolley (dopo: Stella Adorján)
. Viktoria und ihr Husar (Vittoria e il suo ussaro), Operetta, tre atti e prologo. 21 febbraio 1930 Budapest, Operettentheater. Libretto: Földes, Imre/Harmath, Imre, (in tedesco: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda)
. Die Blume von Hawaii (Il Fiore delle Hawaii), Operetta in 3 atti, 24 luglio 1931 di Lipsia, Opera di Lipsia. Libretto: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda, dopo Imre Földes
. Ball im Savoy (Ballo al Savoy), Operetta tre atti e prologo. 23 dicembre 1932 a Berlino, Komische Oper Berlin. Libretto: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda. Inglese: Ballo at The Savoy, 8 settembre 1933 a Londra, Drury Lane (teatro)
. Märchen im Grand-Hotel, Lustspieloperette 3 atti 29 marzo 1934 Vienna, Theater an der Wien. Libretto: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda
. Viki 26 gennaio 1935 Magyar Színház, Libretto: Harmath Imre-Adorján Bónyi
. Történnek Meg csodák 20 aprile 1935 Magyar Színház, Libretto: Halász Imre-Békeffi István
. Dschainah, das Mädchen aus dem Tanzhaus, Operetta in 3 Atti. 21 dicembre 1935 a Vienna, Theater an der Wien. Libretto: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda diretta da Anton Paulik con Rosy Barsony
3:1 a szerelem javára 18 dicembre 1936 Király Színház, Libretto: Harmath Imre-Keller Dezső-Szilágyi László
. Und ihr Roxy Wunderteam Musikalischer Fußballschwank, 25 marzo, 1937 Vienna, Theater an der Wien, Libretto: Hans Weigel e Alfred Grünwald
. Julia Operetta in 2 parti e Nachspiel, 23 dicembre 1937 Városi Színház Budapest, Libretto: Harmath Imre-Földes Imre
. A Fehér Hattyu (The White Swan), 1938
. Zwei Herzen Glückliche Libretto: Robert Gilbert e Armin L. Robinson.
. Tambourin Musical in due parti (mai eseguita) Libretto: Alfred Grünwald

Filmografia: 

. Die singende Stadt, regia di Carmine Gallone (1930)
. La città canora (City of Song), regia di Carmine Gallone (1931)
. Sunshine Susie, regia di Victor Saville (1931)
. Die Privatsekretärin, regia di Wilhelm Thiele e Goffredo Alessandrini (1931)
. Nell’azzurro del cielo (Das Blaue vom Himmel), regia di Victor Janson (1932)
. Due cuori felici, regia di Baldassarre Negroni (1932) (direzione musicale di Luigi Colacicchi)
. Il diario di una donna amata, regia di Hermann Koesterlitz (= Henry Koster) (1936)

Battuto al computer da Lauretta

 

 

 

 

PAUL ABRAHAM:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Paul_Abraham.jpg

VITTORIA E IL SUO USSARO, trama:

Musica: Paul Abraham
Libretto: Carlo Lombardo – Libretto orig.: Alfred Grunwald e Fritz Lohner-Beda (ed. Suvini Zerboni)
TRAMA:
Stefano Koltay (ten.), capitano degli ussari, è stato catturato dai rivoluzionari russi, dopo essersi schierato dalla parte della contro rivoluzione.
Il suo destino sembra segnato, quando il suo attendente Jancsi (com.) riesce a barattare il proprio violino con la libertà. Koltay e Jancsi sono ora liberi.
Eccoci a Tokyo dove Stefano trova appoggio morale nell’ambasciatore americano, John Cunlight (br.), marito di Vittoria (sop.), sua ex-fidanzata, a cui lui aveva giurato eterno amore. Vittoria crede Stefano disperso in guerra.
Quando Vittoria rivede ”Il suo ussaro”…: lo ama ancora, anche se sente che il suo legame con John rende impossibile quell’amore.
Frattanto Jancsi corteggia la cameriera di Vittoria, Riquette (soubr.), nelle cui vene scorre sangue ungherese.
Il 1° atto si conclude con la cerimonia nuziale fra O Lia San (soubr.), giapponesina piena di brio, e il conte Ferry (com.), fratello di Vittoria.
A Pietroburgo le autorità russe chiedono a John di consegnare il capitano Koltay nelle loro mani ma il marito di Vittoria rifiuta.
In quel frangente Stefano stupisce tutti e, dopo un commovente colloquio d’addio con Vittoria, lascia che la polizia sovietica lo arresti.
Un anno dopo troviamo tutti i nostri eroi in un caratteristico villaggio ungherese, Dorozma.
Vittoria si è separata da John e vive pensando al sacrificio di Stefano.
Jancsi e Riquette si sposano nel giorno della festa dell’uva, imitati da Ferry e O Lia San che devono ripetere le nozze, visto che il matrimonio giapponese non ha valore in Europa.
Una vecchia usanza ungherese vuole però che nel giorno della festa dell’uva vengano celebrati tre matrimoni: manca quindi la terza coppia. Stefano e Vittoria?
John ha fatto sì che Stefano tornasse in libertà ed ora lo ha accompagnato a Dorozma per vedere felice la sua Vittoria.
Dopo tanti anni è giunto il momento della felicità per Stefano e Vittoria.

 

TURISTICAMENTE, LA REALTA’ NELLA POESIA: nell’Italia di altri tempi, nella Libia di Gheddafi, nella Tunisia di Bourghiba, nel Marocco di Re Hassan II, nella Russia di Eltsin, nella Grecia dopo i Colonnelli, …

 

 

LAURA: IL PROFILO

 

Laura Rocatello nasce a Lendinara (Rovigo), rimanendo affezionata alla sua terra natale, ma conservando lo spirito verso Madre Natura in qualsiasi luogo che visita.

Appassionata di Buona Musica, ha scritto, nei propri siti personali, vari articoli e, anni fa, ha partecipato alla trasmissione televisiva “Rischiatutto” presentata da Mike Bongiorno, concorrendo per la “Storia dell’Opera Lirica”.

Ama la Pittura, per la quale ha partecipato a Mostre Personali e Collettive, a Concorsi, a Milano e in altri luoghi d’Italia.
A proposito di Pittura: incontra questa materia in “Storia dell’Arte”, materia appartenente al programma scolastico della Scuola Media Superiore “Maturità Professionale per Operatore Turistico”; titolo di studio conseguito.

Personalità eclettica, ama scrivere poesie-ricordo che espone con una certa freschezza a mo’ di racconto, affinché il suo pensiero venga bene trasmesso, compreso e accettato da chi legge: ossia da chi può sentirsi coinvolto e immedesimato, con la sensazione di essere presente durante lo svolgimento di quanto viene descritto.

Un grazie sentito a Laura.

Luigi Trevisani

 

 

 

 

LAURA: THE PROFILE

Laura Rocatello was born in Lendinara (Rovigo), remaining fond of her homeland, but maintaining the spirit towards Mother Nature in any place she visits.

Passionate about Good Music, she wrote various articles on her personal websites and, years ago, she participated in the television program “Rischiatutto” presented by Mike Bongiorno, competing for the “History of Opera Lirica”.

She loves painting, for which he has participated in personal and collective exhibitions, competitions, in Milan and in other places in Italy.
Speaking of Painting: meet this subject in “History of Art”, a subject belonging to the school program of the High School “Professional Maturity for Tour Operator”; degree obtained.

Eclectic personality, he loves to write memory-poems which he exhibits with a certain freshness as a story, so that his thoughts are well transmitted, understood and accepted by the reader: that is, by those who can feel involved and empathized, with the sensation of being present during the course of what is described.

A thank you heard for Laura.

Luigi Trevisani

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